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Il grande regalo dell’euro: dal 2000 l’Italia è a crescita zero

by Filippo Burla
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Roma, 26 dic – Due decenni di stagnazione, durante i quali l’Italia non ha prodotto alcuna ricchezza. Sono i terribili dati sulla nostra economia e sulla (non) crescita del Pil nazionale, che dal 2000 ad oggi è sostanzialmente fermo.

Le statistiche, elaborate dalla Cgia di Mestre, parlano di una stagnazione che l’associazione definisce “secolare”. I numeri non lasciano scampo: dall’inizio del 2000 fino al 2017 la ricchezza nel nostro Paese è cresciuta mediamente di appena lo 0,15% ogni anno.

Se fino al 2007 ancora potevamo vantare qualche segno moderatamente positivo, è da allora che, complice la crisi scatenatasi da oltreoceano, la situazione cambia drasticamente. Rispetto a quell’anno, infatti, “dobbiamo ancora recuperare 5,4 punti percentuali di Pil”, spiega la Cgia. “Tra le componenti che compongono quest’ultimo indicatore economico – aggiunge la nota dell’associazione degli artigiani mestrini – nel 2017 la spesa della Pubblica amministrazione presenta una dimensione inferiore a quella di 10 anni fa di 1,7 punti percentuali, la spesa delle famiglie di 2,8 punti e gli investimenti addirittura di 24,3 punti percentuali in meno”. Miracoli dell’austerità per salvare la moneta unica.

Proprio a proposito di moneta unica, non sorprenderà una curiosa circostanza: il 1999 è l’anno in cui i primi undici paesi dell’Ue adottano ufficialmente l’euro. Dall’anno successivo la nostra crescita comincia ad arrancare. Solo una coincidenza? A ben vedere no, visto che nello stesso periodo in esame la crescita dei Paesi che più beneficiano del cambio fisso è stata in media quasi dieci volte superiore al nostro misero +2,6%: Germania +23,7%, Francia +21%, Paesi Bassi +25%. Prendendo poi come riferimento il 2007 l’Italia ha perso 5,4 punti di Pil, seconda solo al dramma della Grecia che ha lasciato sul terreno un quarto della propria ricchezza; +12% invece per la Germania, +7% la Francia e +9% nei dintorni di Amsterdam.

Filippo Burla

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11 comments

Tony 26 Dicembre 2017 - 3:42 Reply
raffo 26 Dicembre 2017 - 9:02

Ancora ricordo i burocrati nullafacenti e radical-comunisti,prodi,la bonino,i parlamentari europei,gli alti dirigenti di banca italia………..tutti coloro che con i loro stipendi da 20 euro al mese si sono divertiti sperimentando sulla nostra pelle…….siate maledetti voi,la vostra immigrazione forzata,la vostra arroganza contro i poveri sudditi italici……vergogna, peggio delle bestie fameliche…..infine come può un paese con migliaia di nullafacenti strapagati e per di più raccomandati ed ignoranti crescere dal punto di vista economico, sembra quasi impossibile.

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