Home » La recessione favorirà nuove faide nell’Unione europea

La recessione favorirà nuove faide nell’Unione europea

by Tommaso Alessandro De Filippo
1 commento
recessione, europa

Roma, 14 ago – Il boom dell’inflazione e la crisi alimentare ed energetica alle porte stanno nuovamente evidenziando l’inesistenza dell’Unione europea sul piano politico e programmatico. Decisioni prese in ordine sparso, diatribe tra i singoli Stati, differenze ideologiche profonde e insanabili sulle proposte economiche hanno comportato un peso ancor maggiore per la burocrazia e i tempi per l’attuazione di programmi politici e riforme. In vista del prossimo complicato inverno, con l’incubo recessione, appare alquanto prevedibile lo scoppio di nuove faide e incomprensioni nell’eurozona.

Perché la recessione frantuma l’Ue

Le drammatiche previsioni economiche e produttive per la Francia e la Germania – i due stati chiave dell’Ue – hanno imposto alla Commissione europea di inventarsi soluzioni innovative e urgenti, volte a ridurre il crollo economico dei due Paesi. Ad esempio, la proposta di razionamento energetico per tutti gli stati dell’Unione è almeno al momento determinata soprattutto dalla presunta necessità di sostenere Berlino sul piano energetico. Una sorta di patrimoniale energetica propinata possibilmente a tutti, per favorire la nazione madrina del gigante burocratico dai piedi d’argilla. Una prospettiva che imporrebbe il ripensamento delle azioni politiche in ambito economico e produttivo, e l’attuazione di piani strategici emergenziali pensati e sviluppati dai singoli Paesi membri.

Tuttavia, i vincoli degli apparati burocratici di Bruxelles e le drammatiche ripercussioni energetiche ed economiche in arrivo per tutti gli Stati, favoriranno incomprensioni e diversità programmatiche, indebolendo la forza della risposta a crisi e inflazione, oltre che lo stato dell’Unione stessa. Non resta che augurarsi una postura concentrata sull’interesse nazionale e l’attuazione di piani autonomi di risposta al disastro energetico da parte del prossimo governo italiano.

Tommaso Alessandro De Filippo

You may also like

1 commento

Prof. Massimo Sconvolto 14 Agosto 2022 - 7:59

L’unione non è mai esistita ne mai esisterà.

L’identità di un popolo è la madrelingua
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/08/02/italiani-si-nasce/

anche se neanche a ripeterlo
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/09/02/repetita-iuvant/

I palloni gonfiati a stelle e strisce che hanno creato l’unione per il loro tornaconto economico
https://www.veteranstoday.com/2016/05/01/eu-was-a-cia-project-from-the-beginning/

lo capiscono.

Il destino è la disintegrazione altro che integrazione.

Ognuno sovrano a casa sua.

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati