Roma, 30 apr – Una continua, costante e progressiva svalutazione del lavoro, che ci restituisce salari sempre più bassi e del tutto inadeguati al costo della vita. E’ questa la triste fotografia che emerge dal rapporto “Tra nuove disuguaglianze e lavoro che cambia: quel che attende i lavoratori”, realizzato da Ugl e Censis e pubblicato nella giornata di ieri.
Il rapporto Ugl – Censis sul lavoro: parola d’ordine “disparità”
Quello della disparità è il leitmotiv che accompagna tutto lo studio. Disparità in termini anzitutto di accesso al lavoro, di condizioni lavorative in secondo luogo – il tremendo dato dei morti sul lavoro diffuso pochi giorni fa è lì a testimoniarlo – e in ultimo, ma non per ultimo, di trattamento salariale. E’ su questo punto che si concentra buona parte dell’analisi.
La distanza è impietosa sia in termini geografici, che contrattuali, che generazionali. I giovani (fino a 29 anni) guadagnano ad esempio il 40% in meno di chi ha già superato i 55. Al sud le retribuzioni sono quasi un terzo (il 28%) inferiori rispetto a chi lavora nel settentrione. 32% è invece la forbice – sempre salariale – tra chi ha un contratto a termine e chi può invece contare su un indeterminato. Non solo: “Il 10,4% dei lavoratori dipendenti, poi, è sottopagato, cioè può contare su una retribuzione mensile inferiore ai valori soglia di 953 euro per il full-time, di 533 euro per il part-time”.
Salari reali sempre più giù
I più anziani, i lavoratori del settentrione e coloro con un posto “fisso” non possono comunque festeggiare in senso assoluto. Due terzi dei lavoratori (ma la percentuale sale a sfiorare il 70% per gli operai) dichiara infatti che la propria retribuzione non sarebbe adeguata al costo della vita. “Del resto – spiegano sempre Ugl e Censis – nel 2010-2020 le retribuzioni lorde dei lavoratori italiani sono diminuite dell’8,3% reale e peggio dell’Italia hanno fatto solo Grecia (-16,1% reale) e Spagna (-8,6% reale)”. Cifre che collimano con quelle, già non entusiasmanti, pubblicate sempre dal Censis non più tardi dello scorso anno quando aveva rilevato, che nel periodo 1990-2020, la retribuzione media lorda di un lavoratore italiano era calata del 2,9%, caso unico di segno negativo tra tutte le nazioni Ocse.
Filippo Burla
3 comments
Corruzione e Dolore i Comandamenti della Sinistra
Buona Festa dei Lavoratori-Schiavizzati a Tutte le Compagne e Compagni Lavoratori di Sinistra…
Buon Divertimento et Lunga Riflessione…
https://telegra.ph/Corruzione-e-Dolore-i-Comandamenti-della-Sinistra-04-29
To be Continua in…
By Manlio Amelio in Exquisite-Cadavre avec Louis-Ferdinand Celine et Tous Les Camarades-Communistes-“Bouquinerie”-Publicetterie-Cadaveric de la Gauche Matériel…. Ah ah… ha ah ah…
Il problema viene da molto più lontano, dalla prodiana truffa euro cambiato al cambio concordato per le retribuzioni ma cambiato alla metà per i prezzi dimezzando il potere d’acquisto.
Bisogna uscire dall’euro ma servono le palle
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/09/19/palle-non-balle/
Le avranno gli ita(g)liani??
Il gross-profit non consente…