Bruxelles, 11 apr – “I 27 ed il Regno Unito hanno concordato una proroga flessibile fino al 31 ottobre. Questo significa ulteriori sei mesi per il Regno Unito per trovare la migliore soluzione possibile”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk annunciando il nuovo accordo sulla Brexit (giร ribattezzata la Brexit di Halloween), ossia lโuscita della Gran Bretagna dallโUnione europea. Dopo otto ore di lavori, i 27 capi di stato e di governo Ue, al vertice straordinario, hanno trovato la quadra: sei mesi di nuovo ossigeno alla premier Theresa May e permetterle cosรฌ di cercare una maggioranza per l’accordo di divorzio a Westminster, evitando unโuscita nel caos, visto che era stata fissata per domani.
Tusk: โUnโestensione flessibileโ
“Un’estensione flessibile, un po’ piรน corta di quanto prevedevo, ma ancora abbastanza, per trovare la soluzione migliore. Non buttate via questo tempo”, ha ammonito Tusk, rivolgendosi ai Comuni “che ora hanno la partita nelle loro mani”, e che grazie all’elemento di flessibilitร introdotto nella proroga potrebbero uscire a stretto giro, mettendo fine alla coabitazione forzata con la Ue. Condizione posta dall’Unione per ottenere la proroga: la partecipazione della Gran Bretagna alle elezioni Europee, pena trovarsi catapultata fuori dal blocco senza un accordo, il primo giugno.
Juncker: โDura lex, sed lexโ
“Dura lex, sed lex“, ha rimarcato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, che ci ha tenuto a sottolineare come la “revisione” fissata al Consiglio europeo di giugno non sarร una tagliola, ma un’occasione “per fare un punto della situazione”. A favore della decisione della proroga al 31 ottobre – che coincide con la scadenza del mandato dell’esecutivo di Juncker – ha giocato la speranza che il nuovo dialogo lanciato dalla premier britannica col leader dellโopposizione, il laburista Jeremy Corbyn, possa portare i suoi frutti a breve, e permettere finalmente di aprire un nuovo capitolo.
Il nodo elezioni europee
Per il Consiglio Europeo, “se il Regno Unito sarร ancora un membro della Ue il 23-26 maggio 2019 e se non avrร ratificato l’accordo di ritiro entro il 22 maggio 2019, dovrร tenere le elezioni europee, in linea con il diritto Ue“. C’รจ anche una clausola-ghigliottina: se Londra dovesse venir meno all’obbligo di celebrare le Europee, allora “il ritiro avrร luogo il primo giugno“, per evitare di minare la legittimitร del Parlamento europeo che verrร eletto il 23-26 maggio. A questo punto appare chiaro che il Regno Unito parteciperร alle Europee. In ogni caso, il fatto che i 27 abbiano trovato la quadra, nonostante le resistenze di alcuni Paesi membri – a partire dalla Francia di Emmanuel Macron – , significa che neanche la Ue voleva una Brexit no deal, senza accordo, viste le conseguenze nefande che avrebbe comportato dal punto di vista commerciale e giuridico-amministrativo.
Ludovica Colli
2 comments
Se questa รจ l’Europa, meglio l’Antartide
Scommettiamo?
Niente BREXIT eee… NIENTE ELEZIONI EUROPEE!
La faranno sporca: faranno in modo che il Regno Unito resti nelle UE… ma senza diritto di voto.
Alla faccia di quei 17 milioni e mezzo di plebei che credevano fossimo ancora in Democrazia. HAHA!