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Caso Kaydance: donna scappa dalla moglie per raggiungere il padre biologico

by La Redazione
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KaydanceOttawa, 6 ott. – Immaginate due donne gay che si conoscono attraverso una chat, si sposano, e successivamente decidono di avere un figlio. Dopo aver fatto ricorso alla tecnica dell’inseminazione artificiale però, la più giovane delle due scappa con il padre biologico per tutelare il benessere della figlia di due anni. No, non stiamo raccontando la trama di un romanzo di una nuova Jane Austen, ma la notizia di una coppia di donne che sta facendo il giro del mondo, dividendo l’opinione pubblica.

 Stando a quanto riportato dal Times, la più giovane della coppia e madre biologica della bambina, Lauren Etchells, avrebbe ritenuto opportuno fuggire dal Canada per raggiungere il padre naturale della bambina (con il quale avrebbe una relazione) in quanto, il contesto in cui viveva non le avrebbe garantito un’infanzia “priva di turbamenti psicologici”. Di Lauren, infatti, si sarebbero perse le tracce lo scorso 8 maggio quando, insieme al padre, avrebbe preso un volo per Londra per allontanare la figlia dalla moglie. Attraverso una lettera indirizzata alla testata anglosassone la donna ha affermato che la figlia Kaydance starebbe meglio con lei piuttosto che nella trappola del politicamente corretto e della burocrazia. Di tutta risposta l’ex coniuge, la signora Brown, avrebbe lanciato un appello attraverso i media canadesi, sottolineando di quanto fosse egoista il comportamento di Lauren e che, negandole la possibilità di festeggiare il secondo compleanno, le starebbe facendo passare “una vita in fuga”.

 Intanto, mentre gli investigatori canadesi in collaborazione con l’Interpol cercano di individuare la “fuggitiva” Lauren, l’ex coniuge ha creato la pagina FacebookWhere in the World is Kaydance?” in cui chiede disperatamente aiuto al popolo del web per ricevere informazioni che possano aiutarla a ritrovare la bambina. Insomma, sarebbe un ottimo racconto per gli amanti degli intrighi tipici dei migliori romanzi rosa se non fosse per la triste realtà che purtroppo sta vivendo la bambina, ancora una volta, la storia si sta inevitabilmente ripercuotendo sulla vita di un minore.

 Marco Fortunato

 

 

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