Denver, 23 mar – Strage in un supermercato di Boulder, Colorado: dieci morti, tra cui un poliziotto, arrestato il presunto killer. Un uomo ha sparato decine di colpi con un fucile mitragliatore Ar-15, uccidendo dieci persone all’interno del King Soopers di Table Mesa Drive, una zona residenziale nell’area a sud della città. Fra i morti anche Eric Taalley, 51 anni, il primo agente di polizia ad arrivare sul posto, ucciso mentre tentava di intervenire. Il presunto killer è stato poi successivamente arrestato. Non è ancora chiaro se l’uomo che è stato fermato sia l’autore della strage.
La sparatoria nel supermercato
L’allarme è scattato intono alle 14.30 locali, dopo che un uomo armato di fucile mitragliatore è entrato nel supermercato e senza dire una parola ha aperto il fuoco sui presenti. Poco dopo l’agente Talley è arrivato sul posto ed è stato ucciso dal killer. Alle 14.49 un tweet della polizia ha invitato tutti a tenersi alla larga dall’area mentre l’edificio veniva presidiato. Dall’interno, l’uomo ha cominciato a sparare contro gli agenti e gli uomini della unità Swat, con un’arma a canna lunga. Secondo i testimoni, un fucile d’assalto. All’interno del supermercato c’erano molte persone. Diversi clienti sono riusciti a fuggire dall’uscita secondaria, rifugiandosi in un vicino parcheggio.
L’arresto del presunto killer
Dal parcheggio, uno dei clienti riusciti a scappare, Dean Schiller, ha fatto una diretta live su YouTube con il cellulare, documentando parte della sparatoria, l’arrivo della polizia e l’arresto del killer (qui il servizio della Abc). Si sentono gli spari, la polizia che gli intima di uscire (“arrenditi, l’edificio è circondato”, “esci con le mani alzate”). Alla fine del video si vede un uomo ammanettato a torso nudo, in calzoncini, con la gamba destra sanguinante. La polizia assicura che le indagini sono già partite: “La comunità stia tranquilla: abbiamo arrestato il colpevole, non c’è più pericolo”, ha cercato di rassicurare il capo della polizia Maris Herold. “Ci vorranno almeno cinque giorni per completare le indagini”, ha aggiunto. Allo stato attuale però non è chiaro né se l’autore della strage sia il fermato, né l’identità né le ragioni che avrebbero indotto l’uomo a sparare sulla folla.
Pochi giorni fa la strage di Atlanta
Si tratta dell’ennesima strage a brevissima distanza dal massacro di Atlanta di martedì 16 marzo, quando un giovane di 21 anni ha ucciso 8 donne, di cui sei di origini asiatiche in tre diversi centri benessere della capitale della Georgia. Il Colorado ha una lunga storia di stragi: in questo stato ci fu il tristemente noto massacro di Columbine nel 1999 (13 morti) e quello del cinema di Aurora nel 2012, durante la prima del film Il cavaliere oscuro, col killer travestito da Joker (12 morti).
Ludovica Colli
4 comments
Era meglio nel far west, almeno tra i “civili” non erano armati solo i fuori di testa… O la droga o le armi, oppure nessuna delle due. La droga, da tempo, è la prima causa del fuori di testa! Ma si fa ancora finta di nulla (quanta ignoranza!).
[…] 23 mar – Il killer responsabile della sparatoria a Boulder, in Colorado, sarebbe stato “paranoico” e avrebbe pubblicato spesso post contro gli […]
[…] 23 mar – Il killer responsabile della sparatoria a Boulder, in Colorado, sarebbe stato “paranoico” e avrebbe pubblicato spesso post contro gli “islamofobi” e i […]
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