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“Così rompiamo i rapporti”: alta tensione tra Israele e Russia. Cosa è successo

by Eugenio Palazzini
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Roma, 17 ott – Israele e Russia da tiepidi amici a possibili nemici. Cosa ha rotto uno storico rapporto fatto di tensioni, aperture, abbracci e litigi da strana coppia di fatto? L’irruzione, al momento più che altro ipotizzata, dell’Iran. Per l’esattezza i cosiddetti “droni kamikaze” che i russi stanno utilizzando in Ucraina. Sarebbero apparecchi iraniani, nonostante la smentita di Teheran: “Mai inviato armi”. Sta di fatto che per Tel Aviv, finora sostanzialmente neutrale, la supposta (e in ogni caso indiretta) partecipazione iraniana al conflitto, è una sorta di punto di non ritorno. Traducibile con semaforo verde per l’appoggio a Kiev, sin qui mai davvero garantito. “La consegna da parte dell’Iran di missili balistici alla Russia è una chiamata per Israele, perché fornisca aiuto militare all’Ucraina”, ha scritto ieri su Twitter, senza usare mezzi termini, il ministro israeliano per la Diaspora, Nachman Shai. Messaggio arrivato e ripreso dai media ucraini, che lo hanno retwittato all’istante.

Israele contro Russia, l’ultimo “strappo” della guerra in Ucraina

Una ventilata “svolta”, quella israeliana, che non piace affatto al Cremlino. “La decisione di Israele di fornire armi all’Ucraina è un passo davvero sconsiderato” che ”distruggerà le relazioni tra i nostri Paesi”, ha scritto su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev. Quest’ultimo ha poi minacciato la rottura dei rapporti diplomatici tra Mosca e Tel Aviv, se Israele dovesse consegnare armi all’Ucraina. “Sembra che Israele fornirà armi al regime ucraino. Una mossa molto sconsiderata, distruggerà tutte le relazioni interstatali tra i nostri Paesi”, ha infatti affermato Medvedev. Improbabile che la Russia decide di rompere davvero con Israele, pena un ostico avversario in più e grossi problemi nella gestione del conflitto siriano, dove Mosca non ha mai ostacolato i raid israeliani contro Hezbollah e le milizie filo-iraniane.

In tutto questo, spicca la smentita secca di Teheran. “L’Iran non ha mandato armi a nessuna delle parti coinvolte nel conflitto tra Russia e Ucraina”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani.  “La politica estera dell’Iran è basata sull’opposizione alla guerra in qualunque area del mondo”, ha precisato Kanani, dicendo poi che l’Iran è impegnato semmai a porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.

Eugenio Palazzini

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