Parigi, 23 mar – Il prossimo 10 aprile, cioè tra meno di venti giorni, in Francia si terranno le tanto attese elezioni presidenziali. La tornata, cioè, che incoronerà il nuovo capo di Stato della nazione transalpina. Allo stato attuale, il presidente uscente Emmanuel Macron è in vantaggio sui suoi concorrenti, tanto che è ormai scontata la sua presenza al ballottaggio (fissato per il 24 aprile). Tuttavia, la popolarità di Macron è in forte calo: calcolando anche i cinque anni di governo, un risultato stiracchiato al primo turno non sarebbe il miglior biglietto da visita da presentare alla tornata decisiva. Il rischio, insomma, è che il presidente arrivi al ballottaggio un po’ «spompato».
Cosa dicono i sondaggi per le elezioni in Francia
La caduta di Macron è stata verticale: secondo il sondaggio realizzato da Elabe per Bfm Tv, infatti, in sole due settimane il leader di En Marche ha perso la bellezza di circa 8 punti percentuali. La rilevazione di Elabe ha cioè calcolato che, negli ultimi sette giorni, il presidente uscente è sceso del 3,5% nelle intenzioni di voto dei francesi, dopo che già la settimana precedente aveva accusato un calo del 3%. Numeri non proprio incoraggianti.
Macron più debole, Le Pen più forte
Ad ogni modo, Macron rimane ancora il primo candidato con il 27,5% delle preferenze. E tuttavia, ora deve cominciare a guardarsi alle spalle: la sua più diretta concorrente, Marine Le Pen, è in crescita, e ha raggiunto il 20% (crescendo di un punto percentuale in una sola settimana). Ad aumentare i giri è stata anche la sinistra di Jean-Luc Mélenchon, che in soli due mesi ha guadagnato 5 punti, attestandosi ora al 15%. Male, invece, gli altri due partiti di destra, con Valérie Pécresse (Républicains) e la mina vagante Éric Zemmour (Réconquete!) che si incagliano al 10% e sembrano ormai fuori dai giochi. Fuori dai radar, infine, il fu Partito socialista, che con la «sindaca» di Parigi Anne Hidalgo si attesta a un miserrimo 2%.
Giochi ancora aperti
Interessante anche il dato sull’eventuale (e quasi certo) ballottaggio di fine aprile. Sempre stando al sondaggio di Elabe, la distanza tra Macron e la Le Pen si è ulteriormente assottigliata: ad oggi, la leader del Rassemblement National prenderebbe il 44% dei voti (+3,5), mentre Macron perde terreno per attestarsi al 56% delle preferenze. Al secondo turno del 2017, Macron aveva trionfato con il 66,1% dei consensi. Il calo, insomma, è evidente, e la sua vittoria non appare più così scontata come qualche mese fa. In altre parole, la partita per l’Eliseo è ora più aperta che mai.
Elena Sempione
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[…] ultime elezioni amministrative, il governo teme che un elettore su quattro possa disertare le urne (magari uno di quelli che avrebbe votato per Macron). Da qui il “liberi tutti”, che mira a tranquillizzare chi non va a votare per paura del Covid. […]
[…] le rilevazioni transalpine avevano registrato un forte calo di Macron e una prepotente ascesa del Rassemblement national già nelle scorse […]