Berlino, 7 set – Si allunga ulteriormente in Germania la lista di omicidi per mano immigrata. A riportare il fatto è la Bild, il tabloid tedesco più venduto. Il luogo del misfatto è stavolta Ratisbona, città bavarese che si trova sull’alto corso del Danubio. Il tutto è successo nella notte dello scorso 30 agosto. Un richiedente asilo proveniente dal Mali, Souleymane T. di 21 anni, aveva fatto visita a Lica L., prostituta romena di 33 anni. Dopo aver consumato il rapporto sessuale, il maliano ha quindi pagato i suoi 50 euro ma, invece di andarsene, ha ucciso Lica soffocandola con un cuscino.
Il motivo? A quanto pare si è trattato di un furto, poiché Souleymane ha portato via con sé i soldi e il cellulare della vittima. Così ha dichiarato Franz Schimpel, portavoce della polizia giudiziaria di Ratisbona: “È stato il denaro a spingerlo all’omicidio”. Tuttavia, è stato proprio il maltolto a tradire il maliano. La polizia, infatti, è riuscita a catturare l’omicida in fuga proprio rintracciando il telefono di Lica. Da ieri, Souleymane si trova in custodia cautelare ed è in attesa di processo.
In tutta questa storia, però, c’è un problema che, al di là del cordoglio per la vittima, fa aumentare ancora di più l’amarezza per l’accaduto. Il maliano infatti, giunto in Germania lo scorso 30 marzo, aveva presentato proprio a Ratisbona la sua richiesta d’asilo e, nel locale centro di accoglienza, si era già distinto per lesioni personali. Ad ogni modo, la sua richiesta d’asilo è stata formalmente respinta il 20 giugno.
Souleymane doveva quindi essere espulso (già da due mesi!) ma, invece, non solo è rimasto in terra tedesca, ma è ora addirittura arrivato a commettere omicidio. La domanda sorge spontanea: quanti presunti profughi sono ancora in giro a delinquere senza che i decreti di espulsione vengano regolarmente attuati?
Elena Sempione
2 comments
il finto profugo africano,la prostituta rumena…sembra quasi tratto da qualche fumettone di terz’ordine ed invece è Europa 2017.Complimenti e grazie davvero !
Deportazioni in massa nei paeselli d’origine …