Roma, 24 ott – Un immigrato 17enne si siede sul davanzale di una finestra, pronto a compiere il gesto estremo. La folla lo vede ma, anziché esortarlo a ripensarci, lo invita a buttarsi. Cosa che il ragazzo prontamente fa, perdendo la vita. È accaduto in una città dell’est della Germania e il fatto racconta dell’esasperazione della popolazione tedesca: trovatosi a subire un’invasione di proporzioni abnormi e impossibilitato a reagire in termini politici a causa dell’eterno ricatto morale che pende sulla sua testa, il popolo tedesco reagisce ormai con questa forma di cinismo (tempo fa si erano visti cittadini esultare di fronte a un centro rifugiati andato a fuoco).
Il fatto è successo venerdì a Schmölln, una città di circa 11.000 abitanti nel Land della Turingia. “Abbiamo informazioni secondo le quali alcuni curiosi hanno assistito a lungo alla scena e ci sarebbero state anche delle urla come ’E salta!’. Ciò rende la situazione ancora più incredibile”, ha spiegato il sindaco di Schmölln, Sven Schrade, che ha condannato l’episodio. Alcuni vicini avrebbero scattato anche delle foto dai loro balconi. “È incredibile che qualcuno abbia interpretato quello che stava succedendo come un film al cinema”, ha commentato il sindaco.
La vittima era un presunto profugo somalo che era arrivato in Germania a fine marzo dopo aver attraversato il Sudan, il Sahara e il Mediterraneo, ed era stato dimesso poco prima da una clinica psichiatrica. Il ragazzo viveva in un appartamento per minori non accompagnati situato al quinto e ultimo piano di un edificio. Poco dopo il suo ritorno dalla clinica aveva iniziato a dare in escandescenze. Gli assistenti che seguono il gruppo di minori hanno avvertito la polizia, che al suo arrivo ha trovato il giovane seduto sul davanzale della finestra della sua abitazione. Insomma, l’ennesimo rifugiato fuori di testa. Almeno stavolta non ha trasformato la sua pazzia in tritolo, come molti suoi “colleghi”.
Roberto Derta
4 comments
Uno in meno! ma ne restano comunque ancora troppi.
Get down, get down, get down, get down, get down tonight baby.
Immigrati di terra, di mare e… di aria
Questo Articolo non doveva essere pubblicato,avete descritto un povero ragazzo che si è tolto la vita come “uno in meno”. Vi rendete conto di quello che avete scritto,tutti a dire “vogliamo un mondo senza guerra,con l’ ugualianza” con delle mentalità ottuse come le vostre non cambierà mai nulla. Questi sono pensieri espressi da una mente ingnorante; prima di loro i “cattivi” o gli “immigrati di m***a” eravamo noi quando nel secolo scorso quando emigravamo nelle Americhe.
VERGOGNA.