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La Merkel cancella il lockdown di Pasqua: “Chiedo scusa, errore mio”

by Eugenio Palazzini
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Roma, 24 mar – “E’ un errore che deve essere chiamato come tale e bisogna correggere in tempo. Me ne assumo la responsabilità“. Così Angela Merkel fa marcia indietro sull’annunciato super lockdown nei giorni di Pasqua. Una decisione, quella della cancelliera tedesca, che aveva suscitato aspre critiche in Germania. Molti presidenti dei Lander avevano fatto notare l’inapplicabilità di questa ulteriore misura restrittiva, temendo in particolare contraccolpi tremendi per l’economia.

Merkel sul lockdown: “Procura altra insicurezza, chiedo perdono”

“So che questo procura altra insicurezza e chiedo perdono a tutti i cittadini e a tutte le cittadine“, ammette la Merkel. Il governo tedesco revocherà quindi la decisione di imporre i “giorni di riposo”, cosiddetti ‘Ruhetage’, contemplati. “Non andranno in vigore”, ha dichiarato la cancelliera, anche perché questa imposizione non sarebbe comunque “applicabile in poco tempo”. La Merkel ha poi ammesso candidamente che si è trattato di un suo personale errore, dicendo però che “è stato fatto per una buona ragione e cioè quella di frenare la terza ondata e far tornare indietro la curva dei contagi”.

Eppure a suo avviso è comunque un errore, che rischierebbe di paralizzare ulteriormente la nazione. Di conseguenza la Merkel ha chiesto scusa anche in Parlamento, in seguito allo statement pronunciato davanti alla stampa. Un intervento che è stato accolto dagli applausi del Bundestag. “Sono profondamente convinta che batteremo il virus”, ha precisato la Merkel. “La strada è in salita, costellata di contraccolpi ed errori”, ha ribadito senza dunque nascondere anche i suoi di errori, ma alla fine vinceremo questa partita.

Cosa prevedeva il piano del governo tedesco

Secondo il piano pensando dal governo di Berlino, dal primo al 5 aprile (con l’eccezione del 3 aprile) sarebbero rimaste chiuse in Germania tutte le attività commerciali. Anche le cerimonie pasquali non si sarebbero potute svolgere in presenza, con i raduni limitati in privato a cinque persone appartenenti a un massimo di due nuclei familiari diversi (escluso, da questo conteggio, chi ha meno di 14 anni). Ora la Merkel specifica che non ci saranno alternative al piano di restrizioni revocato.

Eugenio Palazzini

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3 comments

Cesare 24 Marzo 2021 - 5:29

Il suo partito era crollato nei giorni precedenti.Aeva deciso di incarcerare il paese evidentemente per rimanere al potere all’ infinito come tanti politici con la scusa della finta pandemia ma la cosa non gli è riuscita?Del resto quando vuoi demolire del tutto l’economia e chiudere anche i supermercati con la scusa di un qualsiasi virus la gente si incazza veramente

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Fabio Crociato 25 Marzo 2021 - 10:21

Le è sfuggita la linea di galleggiamento o vuol uscire pensionata d’oro senza accidenti alle spalle?

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Germania, si dimette il ministro della Famiglia: “Ha copiato tesi di laurea” 20 Maggio 2021 - 12:15

[…] ministro, in carica dal 2018, ha dunque confermato di avere chiesto alla cancelliera Angela Merkel di accettare le sue dimissioni. La Giffey, già sindaco di Neukölln da aprile 2015 a marzo 2018,  […]

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