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Ora è confermato: staff Oms ha compiuto 80 stupri in Congo

by Alessandro Della Guglia
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Roma, 30 set – Molti operatori dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) compirono stupri e varie violenze sessuali nella Repubblica Democratica del Congo durante l’epidemia di Ebola che colpì la nazione africana tra il 2018 e il 2020. E’ quanto confermato da un’indagine di una commissione indipendente che ha prodotto un rapporto di 35 pagine nel quale sono documentati oltre 80 casi di abusi sessuali.

Leggi anche: Ong e Oms nella bufera: 51 donne congolesi stuprate dagli operatori “umanitari”

Operatori Oms non curavano l’Ebola, compivano stupri

Per l’esattezza nove stupri sono stati attribuiti a dipendenti – di varie nazionalità – dell’Oms. “L’entità degli abusi sessuali durante la risposta alla decima epidemia di Ebola ha contribuito ad aumentare la vulnerabilità delle presunte vittime, che non hanno beneficiato dell’assistenza e del sostegno richiesti”, si legge nel rapporto. Nel documento si parla poi di evidenti “lacune strutturali”, nonché “negligenze individuali” nell’ambito della stessa Organizzazione mondiale della sanità.

A commettere gli abusi sono stati sia membri dello staff internazionale che personale locale. Le vittime sono decine di donne che quando non stuprate direttamente, ricevevano offerte di lavoro in cambio di favori sessuali. Spesso le vittime subivano agguati negli ospedali, venivano ricattate oppure drogate.

Oms promette “conseguenze gravi”

“La prima cosa che tengo a dire alle vittime e ai sopravvissuti è che mi scuso, per ciò che avete dovuto subire a causa di persone impiegate dall’Oms per essere al vostro servizio e per proteggervi”, ha dichiarato ieri Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione, che ha poi assicurato “conseguenze gravi” per i responsabili.

Subito dopo la pubblicazione del rapporto in questione, l’Oms ha interrotto i contratti di 4 dei 21 membri accusati di abusi sessuali. Gli altri pare non lavorassero più nell’organizzazione. Il terribile vaso di Pandora è stato scoperchiato grazie a un’inchiesta giornalista della Reuters, effettuata assieme alla Ong “The New Humanitarian”, che dopo circa un anno di lavoro avevano raccolto oltre 50 denunce di abusi sessuali da parte di donne congolesi.

Alessandro Della Guglia

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3 comments

Prof. Massimo Sconvolto 30 Settembre 2021 - 9:57

Azz…. mi sono sbagliato!

Io viste le pandebufale
http://www.nuovainfluenza.salute.gov.it/nuovainfluenza/paginaInternaNuovaInfluenza.jsp?id=26&menu=piano&id_dettaglio=26
https://www.repubblica.it/salute/medicina/2014/04/11/news/il_farmaco_inutile_contro_l_aviaria_pagato_dai_governi_oltre_tre_miliardi-83286445/

che si susseguono ad ogni crollo dei mercati finanziari per coprire le vere ragioni del crollo ovvero l’inutilità della produzione di massa per raggiunta saturazione dei mercati

https://massimosconvolto.wordpress.com/2020/03/21/boccalone-virus/
https://massimosconvolto.wordpress.com/2021/09/20/improbabile/

credevo che l’acronimo stesse per Organizzazione Mondiale Stronzate

e invece stava per Organizzazione Mondiale Stupri !

Chiedo venia per l’errore 😛

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fabio crociato 3 Ottobre 2021 - 11:58

Se dichiarano 80 son dieci volte tanto! “Bello” chiavare di forza con la copertura alle spalle! Se denunciano lo stupro significa che dopo non c’ era manco una sigaretta… Che schifo!

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RiScatto | Il Blog del Prof. Massimo Sconvolto 14 Ottobre 2021 - 1:37

[…] voluta al solito dall’Organizzazione Mondiale Stupri […]

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