Roma, 19 ago – Verrebbe da dire, persino i talebani si preoccupano di Facebook. Durante una conferenza stampa, infatti, al portavoce dei talebani è stato chiesto quali sarebbero le loro mosse sulla libertà di espressione. E lui ha prontamente rigirato la domanda al reporter, parlandogli di Facebook e delle sue censure: “Chiedete a chi professa la libertà di parola e poi non permette di pubblicare tutte le informazioni. Chiedete a Facebook”.
I Talebani accusano Facebook
Il riferimento del portavoce dei talebani a Facebook si riferisce all’iniziativa del social di identificare ed eliminare dal social network i contenuti che supportano gli estremisti islamici del’Afghanistan. La nuova policy denominata “Dangerous Organization” vieta di elogiare le organizzazioni terroristiche sanzionate dagli Stati Uniti. La regola, ovviamente, vale anche per Instagram e WhatsApp, sebbene (in teoria) quest’ultimo non può essere censurato.
Le censure sui social
Il portavoce di Facebook ha confermato che è in corso un’azione di drastica “pulizia” sulle tre piattaforme. L’azienda di Menlo Park ha costituito un team di esperti che conoscono il contesto locale e soprattutto parlano le due lingue più diffuse in Afghanistan, ovvero Dari e Pashtu. Ciò permette di identificare proattivamente i contenuti che inneggiano ai Talebani. Facebook rimuoverà anche gli account gestiti dall’organizzazione terroristica.
Ilaria Paoletti
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Il bue che dice cornuto all’asino.