La cessione del quinto dello stipendio è un prestito personale non finalizzato che possono richiedere i lavoratori dipendenti pubblici e privati e i pensionati che risiedono in Italia. Con prestito personale non finalizzato si intende precisare che non occorre specificare come sarà spesa la somma ricevuta in prestito. Il debito viene saldato tramite rate che sono detratte dallo stipendio o dalla pensione del richiedente. La somma mensile non può superare il 20% dello stipendio o della pensione.
Quando conviene chiedere il quinto di stipendio?
Cerchiamo di capire meglio le caratteristiche della cessione del quinto di stipendio, cosa comporta e quando è conveniente chiederelo. E’ possibile chiarire qualsiasi dubbio e chiedere un preventivo gratuito ai consulenti di Progetto Quinto.
Il Team di esperti di Progetto Quinto ti aiuterà a capire come ottenere il miglior prestito personale, ti consiglierà sulla rata da scegliere e sulla durata del prestito in modo da trovare la soluzione più vantaggiosa per te.
I requisiti per ottenere la cessione del quinto
La cessione del quinto di stipendio è un prestito che ha una lunga storia. Nasce da un decreto regio di Re Vittorio Emanuele II durante la seconda metà dell’800. Inizialmente concepito come privilegio ai dipendenti statali, un secolo dopo, con la legge 180/50 del 5 gennaio 1950 e il decreto attuativo n. 895 del 28 luglio di quello stesso anno, la cessione del quinto viene estesa anche ai pensionati.
I vari aspetti normativi che riguardano la cessione del quinto sono spiegati in dettaglio nella legge 180. Successivamente, con la legge finanziaria 311 del 30 dicembre 2004 anche i pensionati e i dipendenti delle aziende private potranno accedere alla cessione del quinto. La possibilità di chiedere il prestito è estesa anche a dipendenti con contratto di lavoro a tempo determinato con alcune limitazioni legate alla durata.
Il prestito può durare dai 2 ai 10 anni. Il piano di ammortamento parte perciò da un minimo di 24 mesi ad un massimo di 120 mesi. Il prestito è garantito da polizze obbligatorie, ai sensi della legge 180, in caso di decesso o di perdita dell’impiego il cui costo va calcolato sull’importo della rata.
Considerazioni legate alla cessione del quinto
Conviene chiedere la cessione del quinto dopo un’attenta analisi dei vantaggi legati all’ottenere in prestito una somma in denaro e degli oneri legati alla sostenibilità della rata mensile.
La rata è scalata dalla busta paga, perciò è importante valutare che lo stipendio netto, decurtato del 20%, sia adeguato al bisogno del nucleo familiare. La rata si calcola col certificato di stipendio, un documento che presenta tutte le voci inerenti alla retribuzione del dipendente. Dal certificato di stipendio è possibile ricavare la rata che si può ottenere con la cessione del quinto e poi si moltiplica per il numero di rate scelte dal cliente per simulare la rata complessiva del prestito.
Un altro aspetto da prendere in considerazione, soprattutto per i dipendenti privati, è la stabilità della situazione lavorativa, meglio verificare la sicurezza del settore prima di sostenere la trattenuta in busta paga legata alla cessione del quinto. Nel caso dei neoassunti o dei dipendenti con meno di 16 dipendenti potrebbe esserci difficoltà d’accesso alla cessione del quinto, anche in questo caso l’instabilità lavorativa può essere un rischio.
Polizze assicurative obbligatorie
Occorre ricordare che, poiché è necessario sottoscrivere una polizza assicurativa sui rischi lavorativi e sulla vita il costo andrà ad incidere sulla trattenuta mensile. Dopo aver valutato le conseguenze e i rischi legati alla cessione del quinto, elenchiamo i vantaggi di questo prestito di facile accesso in presenza di uno stipendio o di una pensione stabile.
Quando si ha necessità di una somma di denaro per sostenere una qualsiasi spesa extra, la cessione del quinto è una modalità di finanziamento molto utilizzata. Il prestito è di facile accesso e le probabilità di ottenerlo sono alte, oltre ad uno stipendio o ad una pensione stabile non sono richieste garanzie di altre persone con maggiori disponibilità economiche o ipoteche come spesso accade per il mutuo prima casa.
La rata e il tasso d’interesse del rimborso è fisso per tutta la durata, e poiché la rata è trattenuta dallo stipendio o dalla pensione non si rischiano dimenticanze. La cessione del quinto può essere interrotta in qualsiasi momento estinguendo anticipatamente il prestito oppure può essere rinnovata con una nuova stipula. Questa forma di finanziamento è consigliata ai cosiddetti cattivi pagatori, ai pignorati e ai protestati che non riescono ad accedere ad altre forme di prestito.
Redazione a cura di LinkEasy