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Vestaglia: origini ed evoluzioni

by Redazione
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Per anni è stata ingiustamente ‘sepolta’ nel cassetto ma, finalmente, la vestaglia è tornata!

Complice il lock down vissuto nei mesi scorsi, infatti, si è registrato un incremento delle richieste (e, quindi, della produzione e della vendita) di capi comodi, cioè il cosiddetto ‘comfy look’.

La vestaglia femminile da casa e la giacca da camera per uomo sono stati alcuni tra i capi più venduti da molti shop online del settore nightwear e biancheria.

Ma la vestaglia ha origini antiche e, secoli fa, era considerata un indumento solo per pochi privilegiati.

Com’è nata la vestaglia?

Si narra che la vestaglia, indumento di origine orientale, si chiamasse bayran e fosse una giacca lunga fino al ginocchio, utilizzata in casa.

Il bayran veniva realizzato con stoffe pregiate come il lino, la seta o il velluto; era aperto sul davanti e si poteva chiudere tramite l’utilizzo di alamari. Era un indumento per le persone più agiate che, inizialmente, fu utilizzato solo per stare in casa poi anche come indumento più informale con cui poter uscire.

Per molto tempo la vestaglia è stata considerata un capo ‘nobile’ e, ancora adesso, conserva quell’allure di eleganza senza tempo, ma è diventato un indumento che fa parte della cultura e delle usanze di molti popoli.

Con il passare dei secoli, ovviamente, l’utilizzo della vestaglia si è modificato e, questo iconico capo, è riuscito ad ispirare persino in mondo della moda.

La vestaglia da casa

L’utilizzo principale che si fa della vestaglia è quello di indossarla a casa, prevalentemente sopra il pigiama o la camicia da notte.

Ci sono molti tipi di vestaglie in commercio, magari potresti pensare di acquistarne più di una da utilizzare in occasioni ed in stagioni differenti.

  • Vestaglia di lana: la lana è uno dei tessuti più caldi che c’è, quindi la vestaglia in lana è capace di riscaldare bene il nostro corpo, soprattutto la mattina quando ci siamo appena alzati dal letto. Generalmente, la vestaglia in lana non è dotata di bottoni ma di una cinta, che serve per chiuderla in vita. Ovviamente, ci sono vari tipi di lana, come quella più voluminosa o quella più sottile e ‘rasata’.
  • Vestaglia in pile: il pile, rispetto alla lana, è un materiale meno pregiato e più economico, dotato del grande pregio di essere estremamente comodo e caldo. Chi desidera una vestaglia, ma non ha un budget elevato può, certamente, puntare ad una vestaglia in pile.
  • Vestaglia in raso: questo è un tipo di vestaglia che ‘fa scena’, ovvero non è un indumento che serve a riscaldare il corpo ma a donare un look più elegante e seducente a chi la indossa.
  • Vestaglia kimono: questo tipo di vestaglia è, certamente, quello più prezioso. La vestaglia kimono, dall’impronta orientale, è realizzata in seta e dona uno stile elegante e sensuale.

Queste sono le tipologie di vestaglie più diffuse, ovviamente ognuna di esse può avere delle varianti.

L’abito vestaglia

Come abbiamo detto prima la vestaglia ha influenzato anche il mondo della moda, è molto conosciuto, infatti, l’abito vestaglia.

L’abito vestaglia è un capo che ha delle fattezze simili a quelle della vestaglia da camera: è aperto sul davanti, si chiude stringendo in vita la cinta e, nella maggior parte dei casi, è lungo fino al polpaccio o anche fino alla caviglia.

Questo abito è in grado di valorizzare ogni corpo femminile, soprattutto se scelto in un tessuto morbido e scivoloso; essendo ispirato alla vestaglia da camera, si consiglia di indossarlo con un sandalo basso o anche con tacco ma mai con delle décolleté, per le donne che amano osare l’abito vestaglia diventa molto sexy con degli stivali bikers.

La vestaglia si è evoluta ed è cambiata nel corso dei secoli ma, che la si indossi per stare a casa o per uscire, sarà sempre considerata un capo elegante e di classe.

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