Nel comune toscano infatti i residenti del centro storico che vorranno partecipare alle consultazioni per eleggere il segretario del PD dovranno recarsi a votare presso il seggio allestito in Via degli Argonauti n.10 all’interno della “Libera Officina Primo Maggio”.
La cosa strana è che la “Libera Officina Primo Maggio” è sì una sezione di partito, ma non del PD bensì dei CARC, acronimo di “Comitati di Appoggio alla Resistenza Comunista”.
La “Libera Officina Primo Maggio” viene inaugurata a Pistoia nel 2010, come ripiego dopo la cacciata del collettivo antifascista dal “Circolo ARCI Primo Maggio” in seguito all’assalto alla sede locale di CasaPound avvenuta nell’ottobre 2009, per la quale vi furono svariati arresti e condanne nelle fila dell’estrema sinistra pistoiese e toscana, tra cui quella a due anni di reclusione per il segretario regionale dei CARC Alessandro Della Malva.
Il leader della “Libera Officina Primo Maggio” è Antonio Ginetti, un nome noto in città che può vantare un curriculum di tutto rispetto
Non è proprio il volto del presidente di seggio ideale per un partito che si dichiara “democratico” e punta al voto dei moderati. Chissà se i sostenitori di Renzi si sentiranno a proprio agio tra le effigi in onore di Stalin e le opere elogiative dell’operato di Mao…