In occasione di un incontro presso la Santa Sede con 1500 giovani del movimento eucaristico, Bergoglio ha preso spunto dalla storia dei Rohingya, un popolo musulmano in fuga dalla Birmania e rifiutato da Malesia, Tailandia e Indonesia, per sensibilizzare sul tema dell’accoglienza. “Pensiamo a quei nostri fratelli cacciati da un Paese e poi da un altro. Vanno sul mare, quando arrivano a un porto gli danno un po’ d’acqua e poi li cacciano ancora. Questo è un conflitto non risolto. Si chiama guerra, violenza, uccidere“, ha detto Bergoglio. Respingere gli immigrati diventa quindi, per il Papa, un vero e proprio atto di guerra, per non dire disumanità.
Una frase che Matteo Salvini ha subito commentato, tramite il proprio profilo fb, non in difesa ma ribaltando totalmente i termini della questione. “Respingere i clandestini -si chiede il segretario del Carroccio- un crimine? No, un dovere. Sbaglio?”. Domanda retorica quella del leader leghista, abituato ad interloquire con i suoi utenti, che riceve l’ormai classico profluvio di “mi piace” e fa il pieno di commenti favorevoli.
Roberto Derta
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