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Boldrini: “L’antifascismo รจ alla base dell’Unione Europea”

by La Redazione
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12788231_1729777830574635_843518455_nLondra, 1 mar – Con una retorica vuota degna del โ€˜migliorโ€™ Renzi, il presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini, ieri al Kingโ€™s College di Londra per il discorso annuale del โ€œJean Monnet Centre of Excellenceโ€, in conferenza stampa schiva abilmente le domande sgradite. โ€œLโ€™Europa da settantโ€™anni garantisce la paceโ€, assicura la Boldrini, dopo aver illustrato lโ€™impegno suo e di tanti omologhi europei per ottenere una โ€œunione federale di statiโ€. โ€œPresidenteโ€, chiediamo, โ€œproprio oggi sul Telegraph un ex ufficiale della marina britannica definiva un semplice โ€˜mitoโ€™ questo che lei ha appena espresso. Se il Piano Marshall ha portato la stabilitร  e la ripresa economica, la Nato ha monopolizzato la difesa militare, mentre da parte sua lโ€™Europa non ha mai avuto un ruolo attivo nella risoluzione dei conflitti che ci sono stati sul continente, dai Balcani alla questione cipriota e cosรฌ via: non crede sia vero?โ€. Il presidente della Camera si scalda visibilmente e fa partire una supercazzola rabbiosa sulla funzione disgregante dei nazionalismi per poi concludere con una non-risposta che ignora apertamente la relazione causale tra gli eventi che era il punto cruciale della domanda. โ€œDa settantโ€™anni in Europa cโ€™รจ la pace e questo รจ un fattoโ€.

Che la causa di questa pace sia lโ€™Europa unita, evidentemente, รจ un dogma irrinunciabile. Ma, francamente, non speravamo di ottenere di piรน. Ciรฒ che รจ invece molto chiaro รจ che la sinistra italiana non riesce piรน a nascondere il proprio โ€˜siโ€™ alla globalizzazione tanto avversata un tempo: โ€œin un mondo globalizzato, nessuno Stato รจ unโ€™isolaโ€, osserva la Boldrini, che si definisce โ€œeuropeista non solo per romanticismo e per il sacrificio degli antifascisti negli anni Quarantaโ€, ma anche per la convinzione profonda che sia โ€œimpensabile tornare agli Stati nazioneโ€. โ€œVogliamo una sovranitร  condivisaโ€, afferma annunciando di aver invitato a Montecitorio per il prossimo 27 agosto i giovani federalisti europei, prima di una grande iniziativa allโ€™insegna dellโ€™europeismo che si terrร  simbolicamente a Ventotene nei giorni successivi. Quanto al Brexit ed alle condizioni ottenute dal premier inglese Cameron a Bruxelles, la Boldrini si dice ovviamente speranzosa sulla permanenza del Regno Unito in Europa, ma osserva: โ€œgli accordi raggiunti hanno delle conseguenze sulle garanzie dei lavoratori e ne limitano la libertร  di movimento, perchรฉ i non-cittadini non avranno accesso agli stessi benefit dei cittadini, in contraddizione coi principi dellโ€™Unione Europeaโ€.

Che lo Stato sociale abbia un costo e che questi diritti non possano quindi essere estesi in maniera illimitata senza renderne nulla lโ€™effettivitร  e ingiusta lโ€™applicazione sembra essere un problema che non sfiora minimamente la riflessione boldriniana. Cosรฌ come lโ€™idea che uno Stato possa avere il diritto di voler rimanere tale senza doversi per forza integrare ad un maxi-stato europeo, o il fatto che, dal momento in cui non esiste una vera e propria struttura di welfare su base europea (ovviamente), รจ ovvio che ogni Stato pensi e debba pensare ancora prima ai propri cittadini. Neanche la legittimazione democratica di unโ€™eventuale federazione, del resto, sembra preoccupare il presidente della Camera, al di lร  di una consultazione online sui vantaggi e svantaggi di stare nellโ€™Ue lanciata sul sito della Camera e che lascia il tempo che trova. โ€œIl prossimo 22 maggio a Lussemburgoโ€, ricorda, โ€œincontrerรฒ i miei ventotto omologhi e spero che la dichiarazione [โ€œPiรน integrazione europeaโ€, ndr] sottoscritta il 14 settembre scorso con i miei omologhi di Francia, Germania e Lussemburgo, ora condivisa dagli omologhi di dodici paesi, arrivi ad avere lโ€™appoggio della maggioranza di loroโ€. Un obiettivo non lontano dal momento che, fa notare, mancano solo tre firme. Tre firme per imporre unโ€™integrazione sempre piรน spinta, la scomparsa definitiva degli stati nazionali europei, nella distanza piรน totale della volontร  dei popoli nel frattempo sempre piรน scettici sul conto dellโ€™Unione Europea.
Il โ€˜progressoโ€™ deve andare avanti e chi non รจ dโ€™accordo lo diventerร , basterร  spiegargli che chi รจ contro lโ€™Europa fa โ€œdemagogiaโ€ ed รจ un pericoloso nazionalista. Facile no? Boldrini docet.

โ€œUnโ€™altra Europa รจ possibileโ€, ripete nel corso del discorso nellโ€™aula magna del Kingโ€™s College, stavolta davanti ad una platea piรน ampia di fronte alla quale non rinuncia a porre lโ€™antifascismo come fondamento dellโ€™utopia europea. Poi cita Salvemini, cita Spinelli e non rinuncia ad un tocco di sentimentalismo e colore (siamo o non siamo italiani!), mostrando al pubblico una giacca di salvataggio con riferimento alla crisi dei rifugiati ed alle stragi del mare avvenute nel Mediterraneo. E non sbaglia quanto meno nellโ€™attribuire allโ€™Europa la colpa di una cattiva gestione dellโ€™emergenza โ€œsulle spalle di pochi paesi, come lโ€™Italia, la Grecia, la Germania e la Sveziaโ€. Un poโ€™ vaghi, invece, gli attacchi alla politica economica dellโ€™Unione Europea, definita la โ€œgrande malata, che ha causato scontento e disamoreโ€ verso unโ€™Europa che, cosรฌ comโ€™รจ, secondo la Boldrini, โ€œnon va beneโ€. La promessa che, nonostante tutto, lโ€™Europa voluta da pochi alla fine si farร , tratta dai passaggi finali del โ€œManifesto di Ventoteneโ€, chiude il suo intervento . Anche se in conferenza stampa e davanti ai microfoni Rai, non era mancata qualche dichiarazione sulla scelta dellโ€™ex governatore della Puglia Nichi Vendola di utilizzare la pratica dellโ€™utero in affitto per avere un bambino: โ€œla nascita di un bambino va sempre accolta con amoreโ€, aveva commentato inizialmente, salvo poi aggiungere: โ€œritengo sia una pratica inaccettabile qualora dietro questa pratica, attraverso un pagamento, si celi lo sfruttamento della personaโ€.

Emmanuel Raffaele

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3 comments

Adriano Calabrese 1 Marzo 2016 - 12:56

Fa bene a dire questo, perchรจ NOI contrasteremo l’Europa dei banchieri finchรจ non tornerร  quella dei popoli.

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Roberto 1 Marzo 2016 - 5:17

ma perchรฉ qualche volta non se la prendono con i comunisti visto che se parliamo di: Pol Pot, Stalin, esperimenti nucleari dell’Unione Sovietica sulle popolazioni del Kazakistan hanno causato milioni di morti?? e tuttora la ne pagano le conseguenze, perchรฉ รจ lecito andare in piazza con la falce e martello quando quel simbolo รจ stato usato per fare genocidi ….ma che p…..facessero una legge Destrino per sti comunisti….

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Cesare 2 Marzo 2016 - 11:46

Il fascismo, che nel 1935 si libero’ dei massoni e usurai stranieri riuscendo a nazionalizzare la Banca d’Italia e le banche di interesse nazionale, divenne il nemico numero dei banchieri plutocrati. Giร  nel 1936 erano state messe le sanzioni all’ Italia, con la scusa della conquista dell’ Etiopia,come se gli inglesi non avessero colonie o non avessero commesso eccidi nelle ex colonie. Ci fermavano le navi in mare e spesso sequestravano i carichi ma cio’ fece si che con l’autarchia e i soldi dello stato prodotti a costo zero (non presi in prestito da usurai stranieri ) l’Italia uscisse dalla crisi del 1929 prima degli USA; dall’ estero addirittura studiavano il caso italiano!! Tutta la retorica dell’ antifascismo รจ sempre servita ai banksters stranieri per dominarci e renderci schiavi e per cancellare le nazioni per il loro piano del nuovo ordine secolorum(scritto sulla banconota da 1 dollaro!!). Il piano prevede la cancellazione degli stati nazioni per la creazione di un unico governo mondiale comandato dai pochissimi “eletti” che detengono piu’ della metร  delle ricchezze finanziarie mondiali e cioรจ i proprietari delle banche centrali, oramai quasi tutte private, Banca d’Italia compresa. In questo piano fatto dal massone elitista Kalergi negli anni 20 era previsto la immigrazione selvaggia per mischiare i popoli e fargli perdere identitร  nazionale,con annessa distruzione delle religioni tradizionali(vedi promozione continua dell’ ateismo e demolizione della famiglia tradizionale)

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