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Comitato di garanzia M5S, così Grillo piazza la Raggi (presto disoccupata)

by Adolfo Spezzaferro
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raggi grillo

Roma, 17 set – Come da copione, Luigi Di Maio, Roberto Fico e Virginia Raggi sono stati eletti membri del Comitato dei garanti del M5S. Il sindaco uscente di Roma è arrivata prima con 22.289 preferenze. In seconda posizione il presidente della Camera con 11.949 voti, seguito dal ministro degli Esteri con 11.748 voti. “Grazie di cuore a tutti, un’altra tappa raggiunta insieme. Avanti con unità e determinazione in questo nuovo corso con Giuseppe Conte. Il M5s c’è”, scrive su Facebook Di Maio. “Un ringraziamento anche ai componenti uscenti del Comitato di garanzia Vito Crimi, Roberta Lombardi e Giancarlo Cancelleri, che hanno portato avanti il loro incarico con grande impegno”, aggiunge il titolare della Farnesina. Ma il nome che spicca tra i neoeletti è ovviamente quello della Raggi.

Virginia Raggi eletta nel Comitato di garanzia del M5S

Il sindaco uscente di Roma commenta così l’elezione: “Grazie all’assemblea degli iscritti del Movimento 5 Stelle per avermi votata nel Comitato di garanzia. Sono fiera di svolgere questo ruolo che ricoprirò con impegno e determinazione. Insieme, andiamo.AvantiConCoRAGGIo”. E’ il tweet della Raggi. Appare evidente dunque che per volontà di Beppe Grillo, fondatore e garante del Movimento, la “sindaca” presto disoccupata viene così riciclata nel M5S. Come contentino dopo la ormai certa sconfitta alle Comunali del 3 e 4 ottobre.

Grillo piazza la “sindaca” che al Campidoglio non ci tornerà più

Prosegue dunque il nuovo corso dei 5 Stelle, sotto la guida (subappaltata da Grillo) di Giuseppe Conte. Quarantuno giorni dopo la proclamazione dell’ex premier a presidente, il M55 elegge il nuovo Comitato di garanzia. Utilizzando la piattaforma telematica Skyvote gli iscritti pentastellati hanno decretato l’elezione dei tre membri che per i prossimi quattro anni (tanto dura il mandato) dovranno sovrintendere “alla corretta applicazione delle disposizioni dello Statuto”. Il nuovo triumvirato sarà chiamato, tra le altre cose, a decidere in ordine alla sussistenza o perdita dei requisiti per l’iscrizione al Movimento, ad esprimere il parere sulla compatibilità con i valori e le politiche del Movimento delle candidature a cariche elettive. Soprattutto, l’organismo avrà la possibilità di deliberare all’unanimità la sfiducia al presidente o al garante.

A tal proposito è ovvio che i nomi del nuovo Comitato siano stati – come dire – caldamente suggeriti proprio dal garante Grillo. Una mossa anche per contenere Conte, il quale già in passato ha infastidito il comico genovese con la sua pretesa di voler guidare davvero il Movimento. Così come è ovvio che il “successo” della Raggi prima eletta è una medaglietta data da Grillo per chi al Campidoglio non ci tornerà più.

Ora il Comitato dovrà eleggere il presidente

Sempre il garante aveva segnalato anche i nomi di Tiziana Beghin (3.112 preferenze), Andrea Liberati (3.727) e Carla Ruocco (3.474). Per ogni iscritto certificato abilitato al voto (alla fine hanno hanno partecipato 30.073 aventi diritto) è stata garantita la possibilità di esprimere fino a due preferenze, una per genere. Nella seduta di insediamento l’organismo sarà adesso chiamato a eleggere il presidente del Comitato di Garanzia, il quale poi fisserà l’ordine del giorno dei lavori. Chissà che la Raggi non sarà promossa ulteriormente, d’altronde Di Maio è già stato capo politico del M5S e Fico ricopre tuttora la terza carica dello Stato.

Collegio probiviri, eletto Fraccaro (già ministro e sottosegretario)

La votazione online è stata indetta anche per la nomina di un membro del Collegio dei probiviri. Anche in questo caso, nessuna sorpresa: è stato eletto Riccardo Fraccaro (già ministro e sottosegretario nei governi Conte e Conte bis) con 21.097 preferenze. L’altra candidata, Grazia Di Bari, si è fermata a 8.976 voti. La votazione per decidere la destinazione delle restituzioni dei portavoce parlamentari del M5S è stata invece rinviata a data da destinarsi “al fine di permettere una corretta e adeguata valutazione dell’ingente numero di proposte pervenute”.

Adolfo Spezzaferro

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