Roma, 15 giu – In parte lo scandalo Mafia capitale, i casi di corruzione, l’incapacità di far fronte all’emergenza immigrazione, in parte le divisioni interne: sono molti i motivi della flessione del Pd ai ballottaggi delle elezioni comunali, con Venezia, Arezzo Matera, Fermo, Nuoro, Chieti e Lamezia Terme che vanno al centrodestra. Il Pd vince a Trani, Mantova, Macerata e Lecco, un risultato che non basta a spegnere i malumori.
Fa rumore soprattutto Venezia, dove Felice Casson, ex magistrato e vincitore delle primarie di centrosinistra, si deve arrendere all’outsider Brugnaro. La città lagunare era governata da 22 anni da sindaci di sinistra. Anche qui si è fatto sentire lo scandalo Mose e l’arresto del sindaco Orsoni.
Non è servito, quindi, il sostegno del premier, che è andato a Venezia due volte per far sentire il suo appoggio a Casson.
Centrosinistra battuto anche ad Arezzo, dove nelle ultime due tornate era stato eletto al primo turno un sindaco “rosso”. Stavolta, invece, Matteo Bracciali è stato sconfitto dallo sfidante Alessandro Ghinelli per circa 600 voti. Ma le brutte notizie per Renzi non finiscono qui. A Matera Raffaello Giulio De Ruggieri batte il sindaco dem in carica. A Nuoro, la coalizione regionalista con Partito Sardo d’azione e La Base strappa la città al Pd, riuscendo a eleggere Andrea Soddu. A Fermo poi Paolo Calcinaro (sostenuto da due liste civiche) supera nettamente il candidato di centrosinistra.
Vincono i candidati dem a Trani, dove Amedeo Bottaro supera il 75%, e a Macerata, dove Romano Carancini sfiora il 60%. Buoni risultati del Pd in Lombardia, dove si impongono nettamente Mattia Palazzi (62,6%) a Mantova e Virginio Brivio (54,4%) a Lecco.
Tre città vanno al Movimento 5 Stelle: Porto Torres, Quarto e Venaria Reale.
Dovranno attendere ancora oggi gli elettori dei tredici comuni siciliani andati al voto: i seggi resteranno aperti anche oggi, dalle 7 alle 15. Si vota anche a Enna, attualmente governata dal centrosinistra, dove Vladimiro Adolfo Crisafulli sfida il candidato del centrodestra Maurizio Antonello Dipietro.
Si conferma il trend negativo dell’affluenza alle urne. Di poco sopra il 47% il dato definitivo, un calo significativo rispetto al primo turno: -16,10%.