Boccone amaro per l’ultimo segretario della Federazione Italiana dei Giovani Comunisti, che fino a questa mattina sembrava poter contenere il distacco sotto al 4%. Tutt’altro lo stato d’animo di quello che Buttafuoco ha definito come ‘il nuovo Berlusconi’: “Grazie! Essere nettamente in testa anche tra gli iscritti è un risultato che in molti non si aspettavano: bene così, avanti tutta fino alle primarie aperte e libere dell’8 dicembre”, ha commentato via facebook il sindaco di Firenze.
Un risultato che rinfocola la polemica con il “nemico” storico di Matteo Renzi, quel Massimo D’Alema che nell’immaginario comune è l’essenza stessa della vecchia nomenclatura e che già questa mattina lo aveva definito “ignorante e superficiale”, rispondendo all’attacco del “rottamatore” che ieri sera da ospite da Fazio aveva preannunciato “è la prima volta che D’Alema perde un congresso, lo voglio dire”. Per vedere cosa sarà in grado di fare Renzi come segretario del Pd bisognerà attendere quella che D’Alema definisce la “prova del budino; se è buono, lo si scopre mangiando”.