Roma, 13 giu – Nel corso degli scorsi mesi Giuseppe Conte ĆØ stato presentato come nuovo salvatore del M5S. Come colui che sarebbe riuscito ad organizzare e rialzare un partito ormai morto. Al di lĆ degli annunci roboanti, ad oggi sembra essersi impantanato nella melma politica grillina. Un mix di incertezza ed inconsistenza che lāavvocato conosce bene. Le principali difficoltĆ nascono dalla condivisione di ruoli e rapporti politici allāinterno del Movimento: con Di Maio e Grillo presenti lāautonomia decisionale di Conte appare compromessa e limitata. Inoltre, lāex premier soffre la sua inesperienza politica e lāincapacitĆ di fatto di vivere la vita e lāorganizzazione interna di una forza nazionale.
Come un pugile suonato
Tuttavia, oltre alle analisi ed alle indiscrezioni relative ai retroscena basta osservare le ultime apparizioni di Conte per comprenderne le difficoltĆ . Nello studio televisivo di diMartedƬ ĆØ apparso ancora impreciso, privo di capacitĆ comunicativa e di alcuna empatia verso il telespettatore. Un pugile suonato probabilmente inconsapevole della propria inutilitĆ e dellāesser stato scelto per un fine politico ben diverso dal suo.
GiĆ , perchĆ© la scelta di porre Conte a leader del M5S non ĆØ figlia del caso ma di una precisa volontĆ politica, la liquidazione del Movimento in ottica di una prossima fusione con il Partito Democratico. Ne ĆØ ampia dimostrazione lāaddio di Davide Casaleggio, tessitore di rapporti internazionali fondamentali per nascita, sostegno e crescita dei pentastellati dal principio sino ad oggi. La sua estromissione ĆØ figlia dellāavvicinamento dei grillini alla rete internazionale del Nazareno, nuovo tutore dellāagibilitĆ politica internazionale della forza fintamente antisistema.
Così Conte traghetterà il M5S tra le braccia del Pd
Lāindirizzo stabilito non ĆØ quello della rinascita del M5S a guida Conte. Piuttosto della sua dissoluzione e dellāentrata di ciò che ne resta nelle fila dei democratici, in ottica della creazione di un partito unico. Per raggiungere tale scopo quale figura potrebbe rivelarsi più utile di “Giuseppi”? Uomo elegante ed inconcludente, eterno attendista e perfettamente adattabile ad ogni ruolo richiestogli in cambio di visibilitĆ . Avvocato con una buona rete di contatti in ambiti giuridici ed ecclesiastici italiani, utili per valorizzarlo, promuoverlo e condizionarlo.
La sua convinzione di poter riportare in auge un partito ormai morto ĆØ la certezza assoluta del suo fallimento futuro. E’ proprio lāabitudine a sentirsi capace che lo ha indotto in errore, rendendolo colpevole di disastri politici e fallimenti individuali. Eppure, siamo certi che il fallimento di Conte nel ricostruire il M5S si rivelerĆ vittoria per chi era consapevole di dover puntare solo su di lui per assicurarsene la distruzione.
Tommaso Alessandro De Filippo
2 comments
Il M5S confluirĆ sicuramente nel PD.
Analisi corretta , ma si sapeva i 5 poltronieri sono ex comunsiti ridipinti , ora si scrosta la vernice e vien fuori chi sono. DAi su il loro giornaletto di bar , di quartiere il fangoquotidiano ĆØ la copia sbiadita dell’unitĆ , fatti 0 opinioni anti popolo 1000!