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Firenze, bruciano la lettera della preside antifascista. Ecco i motivi

by La Redazione
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Firenze

Roma, 23 febbraio – Non si placano le anime nella città di Firenze dopo che la sinistra è tornata ad alzare la tensione nelle scuole: dopo i fatti del Michelangiolo infatti, dove già è stata accertata l’aggressione violenta e premeditata dei collettivi antifascisti ai danni dei militanti di Azione Studentesca, era uscita una circolare della preside del Liceo “Leonardo Da Vinci” in cui si lanciavano pesanti messaggi d’odio contro gli studenti di destra.

Tensione a Firenze

Poco importa se alla manifestazione antifascista indetta dai collettivi fiorentini siano sventolate bandiere titine e si sia inneggiato alle Foibe: per una preside il nemico resterà sempre il fascista, “chi onora gli avi” e chi fa politica in termini patriottici e identitari. Sulla questione è intervenuto il Blocco Studentesco, che ha attaccato il dirigente scolastico affiggendo uno striscione fuori dall’Istituto e dando fuoco alla lettera. Un gesto forte che intende porsi contro gli obiettivi propagandistici di un funzionario pubblico. Spiegano infatti dai canali del movimento: “Ieri mattina al Liceo ‘Leonardo Da Vinci’, il dirigente scolastico ha usato il pretesto dei fatti del Michelangiolo per catechizzare gli studenti in senso antifascista: in una circolare fatta girare all’interno della scuola, la preside ha pensato bene di denigrare il Fascismo e stabilire nei concetti di Patria e Frontiera il male assoluto da combattere. L’obiettivo sembra chiaro – continua il movimento – utilizzare la tensione generata dai collettivi di sinistra per allontanare i giovani dalla politica ed escludere dalla scuola ogni idea differente dalla religione ufficiale antifascista. Poco importa se quelle idee oggi spingono migliaia di giovani in tutta Italia ad organizzarsi e lottare. Un dato – concludono – che da sé dovrebbe bastare, soprattutto a chi si lamenta della gramsciana “indifferenza” nella stessa circolare in cui demonizza l’avversario politico e lo esclude dal confronto dialettico. Signora Preside, “odia gli indifferenti” o semplicemente chi non la pensa come lei?”. Una domanda che dovrebbero porsi in tanti invece di agitare spauracchi politici ed offrire il fianco alle strumentalizzazioni.

Lettera bruciata

Sul canale twitter il Blocco Studentesco ha poi rivendicato la protesta, aggiungendo: “Un’intera generazione di cosiddetti ‘docenti’, in realtà propagandisti politici in servizio permanente effettivo, dovrebbe finalmente andare in pensione anticipata. Sono loro la causa principale del disastro del sistema educativo italiano”. E chiosa: “I rottami del 68…”. Una posizione insomma che sembra scagliarsi più contro quello che definiscono “antifascismo burocratico” che contro i collettivi di sinistra veri e propri e torna a farci riflettere sul ruolo giocato dalla sinistra sullo scenario scolastico, che ha un controllo quasi monopolistico delle idee e della politica. E che ovviamente non intende condividerlo con nessuno. Quello che infatti colpisce di tutta questa storia è l’arroganza con cui funzionari pubblici pretendano di controllare la politica studentesca in un solo verso: quello che chiede il Blocco Studentesco è che la scuola sia un terreno libero di confronto e scontro, nella misura in cui sia vivo e sano, senza la demonizzazione e l’esclusione che l’antifascismo perpetua ormai da troppi anni.

La Redazione

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2 comments

Cesare 24 Febbraio 2023 - 1:57

Questi antifascisti in assenza di fascismo sembrano stare dalla stessa parte dell’assassino vigliacco di Giovanni Gentile, fondatore della riforma scolastica italiana che porto’ enormi benefici anche nel dopoguerra e nel boom degli anni 60.Quella scuola sono riusciti a sfasciarla in maniera irrimediabile
da wikipedia;” L’uccisione di Giovanni Gentile avvenne a Firenze il 15 aprile 1944 ad opera di Bruno Fanciullacci, partigiano comunista dei Gruppi di Azione Patriottica (GAP). Fu un episodio che divise lo stesso fronte antifascista, venendo disapprovato dal CLN toscano con la sola esclusione del Partito Comunista Italiano”.

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Enc 24 Febbraio 2023 - 2:11

Docente di ché…? prima ti rompono i coglioni e poi si lamentano si ti incazzi … Gente falsa e pericolosa… Se per quelli ha scritto una lettera… giustamente bruciata… Per gli altri non bastano i 15 volumi dell’omonima enciclopedia… Prof…. Prrrrrrrrrrrrrrr

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