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Grande è la confusione sotto il cielo globalista, quindi la situazione è eccellente

by Matteo Brandi
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Un errore che spesso si commette nel nostro universo, che potremmo definire genericamente anti-sistema, è quello di considerare gli avversari come un unico blocco monolitico. In realtà, analizzando anche solo gli ultimi accadimenti sul palcoscenico mondiale (e nazionale), è facile smontare questa convinzione. Prendere coscienza della complessità e delle debolezze dei nostri nemici è essenziale per mettere a punto una strategia vincente.

Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di giugno 2022

Partiamo da una certezza granitica: esiste un’ideologia globalista condivisa nel campo avversario. Una chiara e riconoscibile idea di come il mondo, in futuro, dovrebbe essere per questi signori, ovvero un’immensa gabbia senza confini, dove ogni rimando a qualsivoglia identità o peculiarità, sia culturale che personale, è bandito. In un simile ordine globale, i popoli vengono liquefatti e posti sotto il controllo asfissiante di oligarchie transnazionali.

Fin qui ci siamo. Tuttavia, il percorso attraverso cui giungere a questo El Dorado globalista non è concordato in modo unanime. Anzi, sempre più spesso emergono correnti di pensiero e di azione in contrasto tra di loro, anche in maniera violenta.

Fronte globalista diviso

Qualche esempio. Elon Musk, acquistando Twitter, ha gettato nello scompiglio e nel terrore i ripetitori del mainstream, semplicemente annunciando che avrebbe liberato il social dalla cappa della censura. Ora, mister Tesla è tutto tranne che un nemico del processo di globalizzazione: il suo progetto Neuralink, in cui si punta a connettere il cervello umano al computer tramite microchip, è puro delirio transumanista. Allora perché, in apparenza, Musk toglie ai «suoi» un’arma così importante come la censura? Semplice: perché il miliardario ha altri progetti su come giungere alla meta.

Oppure pensiamo a Bergoglio. Questo papa ha agito sin da subito come un megafono del pensiero unico globalista, sconvolgendo milioni di fedeli con arditi – quanto inopportuni – parallelismi tra la dottrina cattolica e tematiche come la questione ambientale in salsa gretina, l’immigrazione di massa e lo smantellamento delle nazioni. Non esattamente un campione dei popoli sovrani. Ebbene, il pontefice ha sottolineato le colpe dell’Alleanza atlantica nell’attuale conflitto in Ucraina, dovuto anche…

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