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Green pass, Sgarbi: “Lo Stato che ricatta i cittadini li spinge a ribellarsi. Si chiama libertà”

by Alessandro Della Guglia
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Green pass Sgarbi, no

Roma, 10 ott – “Con il ricatto non si è ottenuto mai nulla. E uno Stato che ricatta i suoi cittadini li spinge a ribellarsi. Si chiama libertà”. Così Vittorio Sgarbi legge, in modo tanto lapidario quanto cristallino, le manifestazioni contro il green pass di ieri. “Non si può liquidare, come stanno facendo certi giornali, una manifestazione di 10 mila liberi cittadini in un ‘raduno di fascisti’. È una grave disinformazione. L’informazione faziosa è il cancro della democrazia”, tuona Sgarbi su Twitter.

Green pass, Sgarbi: “Manganellate della Polizia una vergogna di Stato”

“Solidarietà alla Cgil per l’assalto subito nella propria sede, ma soprattutto a quanti, arrivati in città per manifestare pacificamente, sono stati aggrediti senza alcuna ragione”. E ancora: “Le manganellate della Polizia ieri a Roma contro cittadini che manifestavano liberamente sono una vergogna di Stato”. Cinguettii al vetriolo da parte di chi non ha peli sulla lingua. Dunque Sgarbi non le manda a dire e attacca senza mostrare timore reverenziale, distinguendosi nettamente dal coro mediatico.

Il certificato verde? “Un’enorme putt***ta”

Già lo scorso luglio il critico d’arte aveva stroncato senza mezzi termini il certificato verde obbligatorio. “Siamo di fronte a una situazione complessa come il Green pass, che è una enorme putt***ta ma che è diventato condizione per potere vivere normalmente”, disse Sgarbi. “Ci vorrebbe la libertà per tutti di vaccinarsi o non vaccinarsi e la libertà per tutti di avere o non avere il Green pass. Imporlo è una forma di dittatura”.

Per poi ribadire il mese scorso: “Non sono contro il vaccino e mi vaccino. Ritengo che i cittadini abbiano il diritto di non vaccinarsi e non capisco l’imposizione” da parte del governo “di queste cosiddette ‘misure di emergenza e sicurezza” [il green pass], diversamente dall’Inghilterra, dalla Svizzera, dal Spagna, dai Paesi Bassi, dalla Polonia, verso chi ha le proprie legittime resistenze verso la vaccinazione”.

Alessandro Della Guglia

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8 comments

Marco Melchionda 10 Ottobre 2021 - 5:43

Mi rivolgo alla redazione. Riportate Sgarbi che parla di informazione pubblica dei mass media come faziosa ed è vero, in molti casi lo è. Faziosa come quando omettono di parlare degli sforzi che in questo paese si stanno facendo per legalizzare la cannabis . Faziosa come voi che riportate sempre le parole di Sgarbi ( che collabora col vostro giornale) ma che lo fate solo quando vi torna comodo: non avete infatti riportato su questo giornale la notizia di quando Sgarbi ha attivamente appoggiato la legalizzazione della cannabis e del suo ultimo disegno di legge, dato che non vi sarebbe convenuto. Non mi aspetto una risposta . So che non c’entra nulla con il tema di questo articolo ma parlare di faziosità sì invece, dato che faziosi lo siete anche voi su questo tema.

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Prof. Massimo Sconvolto 10 Ottobre 2021 - 6:50

Non ti sfiora che qualcuno possa essere contro qualsiasi tipo di droga?

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Marco Melchionda 10 Ottobre 2021 - 5:45

Oh

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Prof. Sconvolto 10 Ottobre 2021 - 6:48

Bisogna ribellarsi nel modo migliore, più intelligente ed efficace che non è certo andare in piazza a prendere manganallate
https://massimosconvolto.wordpress.com/2015/06/07/rivoluzione-disarmata/

E poi quelli che scendono in piazza chi hanno votato?

O sono tutti del partito del non voto come me che da 25 anni annullo la scheda?
https://massimosconvolto.wordpress.com/2019/03/27/irriverenti/

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fabio crociato 10 Ottobre 2021 - 7:00

Diciamola tutta Sgarbi: il pass, oramai arcobaleno, è una scusa a cui ci si attacca perché c’è chi non vive più, non mangia più. Il livello di galleggiamento decoroso di una società è saltato da un pezzo… altro che libertà! Se danno da mangiare bene, la maggioranza si sente libera anche se non lo è! La situazione è davvero triste e pericolosa per tutti, antifascisti (in buona fede), afascisti (non menefreghisti), ultrafascisti (oltre gli errori), i quali si devono prendere pure cura della gestione del restante problema umano. C’è, a mio avviso, da andare ben oltre certe semplificazioni del momento.

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Prof. Massimo Sconvolto 10 Ottobre 2021 - 11:40

Purtroppo come diceva il buon vecchio Riccardo Pazzaglia “il livello è basso”
https://www.youtube.com/watch?v=eXQjg2_ejfE

la maggioranza fatica anche a capire cose semplici.

Ho avuto esempi reali.
Coppia italiana neanche 45enne in lavanderia a gettone.
Nonostante le istruzioni semplicissime non erano in grado di far partire l’asciugatrice,
continuavano a spingere il tasto P (che serve per modificare la temperatura di asciugatura – tre sole opzioni) pensando che P significasse partenza.
Sono uso farmi i razzi miei e usualmente non mi impietosisco ma dopo 5 minuti ho chiesto permesso e gli ho spinto io il tasto “start” (che si trova sopra il tasto P unici due tasti presenti nell’asciugatrice) per farla partire.

Ho visto gente, un gruppo di uomini e donne italiani tra i 55 e i 60 anni passare quasi un’ora immersi nella discussione “Ma le galline sanno nuotare?”.

Io onestamente ho pero la speranza se questa è la maggioranza.

Non semplificare ti porterebbe all’incomprensione 🙁

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Elena Manzoni di Chiosca 11 Ottobre 2021 - 12:04

Appunto. Libertà non vuol dire licenza d’uccidere.

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fabio crociato 11 Ottobre 2021 - 6:51

Bene, allora semplifichiamo, molti non mangiano sufficientemente bene e l’Urss è crollata per questo. Ma non parliamo della libertà a vanvera per flatuli.

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