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Il Garante boccia "padre" e "madre" su carta di identità. Si torna a genitore 1 e 2

by Lorenzo Zuppini
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Roma, 16 nov – Il Garante per la Privacy ha sancito che sui moduli per il rilascio della carta di identità elettronica per i figli minorenni non si potrà scrivere “madre” o “padre”, ma “genitore 1” e “genitore 2”. Questioni di privacy. L’esultanza del ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini, che si era battuto contro l’ultima deriva dell’ideologia gender, è durata pochissimo.
Il Garante era stato interpellato dallo stesso Salvini in seguito al via libera del ministero della Pubblica amministrazione, e di quello del ministero dell’Economia e delle Finanze, che si erano detti concordi con il vicepremier sull’eliminazione della generica dicitura “genitori” sulle carte d’identità dei figli minori.
Salvini, a fine ottobre, aveva annunciato di aver dato disposizione agli uffici del Viminale di modificare la modulistica ripristinando la vecchia dicitura che specifica il sesso dei genitori al posto dell’attuale “genitore 1 e 2”.
Ma l’Authority guidata da Antonello Soro, ha rilevato nel provvedimento del ministro dell’Interno alcune criticità, che gli hanno fatto esprimere parere negativo prestando però il fianco a quanti da tempo chiedono la distruzione della famiglia tradizionale e naturale. “La modifica in esame – si legge nel parere del Garante – è suscettibile di introdurre, ex novo, profili di criticità nei casi in cui la richiesta della carta di identità, per un soggetto minore, è presentata da figure esercenti la responsabilità genitoriale che non siano esattamente riconducibili alla specificazione terminologica ‘padre’ o ‘madre’. Ciò, in particolare, nel caso in cui sia prevista la richiesta congiunta (l’assenso) di entrambi i genitori del minore (documento valido per l’espatrio)”.
Di parere contrario alla reintroduzione di “padre” e “madre” in luogo della terminologia gender, anche l’Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, diretto da Luigi Manconi. Il ritorno al passato, secondo Manconi “esporrebbe al rischio di disparità di trattamento”nel caso in cui, ad esempio, a esercitare la genitorialità siano persone dello stesso sesso.
Noi andiamo avanti, non esiste privacy che neghi il diritto ad un bimbo di avere una mamma e un papà”, ha affermato Salvini dopo la doccia fredda del Garante. Il ministro ribadisce, infatti, che quella che sta combattendo è una “lotta di principio per la tutela della famiglia naturale”.
Anna Pedri
 
 

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5 comments

blackwater 16 Novembre 2018 - 10:52

se io vado all’anagrafe e denuncio come mio un figlio non mio,commetto un reato.
quando due omosessuali vanno all’anagrafe, solo uno/una della coppia può essere il genitore,
esempio: lesbica inseminata da donatore esterno,l’unica madre è quella che ha partorito;
le altre persone completamente esterne alla procreazione (così come lo potrei essere io,giusto per fare un esempio) dichiarandone invece la genitorialità di fatto commettono un reato e questo al netto che la Legge attuale ne proibisca la pratica anche all’estero e che la normativa Cirinnà è passata proprio avendo stralciato il capitolo relativo cosidetta stepchild adoption.
quindi quelli del “genitore numerino”,non fanno che avallare ufficialmente quello che invece è già proibito per Legge.

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Cesare 16 Novembre 2018 - 12:37

I vari burattini del globalista Soros che vuole distruggere la famiglia e gli stati andrebbero condannati da Dio a rinascere con un paio di genitori uomini ed a non conoscere mai la madre o con 2 genitori donne e non avere mai il vero padre vicino.Questo destino invece è riservato agli sfortunati bambini orfani senza alcuna colpa.E questo avviene sebbene ci siano migliaia di coppie di donne e uomini in attesa di adottare a cui cio’ viene negato per favorire lo smantellamento a fine di dominio delle identità piu’ profonde che sono quelle sessuali

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Raffo 18 Novembre 2018 - 11:07

Il garante è un noto sinistrorso messo lì dai piddini, un altro stipendio che grave sulle spalle degli schiavi e dei sudditi italiani……..il garante è li per garantire che le stronzate vigliacche,codarde,ignobili ed indegne dei vari comunistoidi sorosiani, ermafroditi senza spina dorsale e deiezioni comuniste varie, siano imposte al popolo italiano………. Uno schifo nauseabondo.

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Carta d'identità: tornano "padre" e "madre", addio a "genitori 1 e 2" 4 Aprile 2019 - 4:07

[…] E il sindaco di Torino Chiara Appendino aveva rincarato: “Noi rimaniamo dell’idea che sia giusto il passo in avanti che si è fatto e che la posizione di Salvini sia un passo indietro. Noi continueremo per la nostra strada e non faremo marcia indietro”.  […]

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Carta d’identità: tornano “padre” e “madre”, addio a “genitori 1 e 2” | L'informazione di INFORMARMY 4 Aprile 2019 - 8:03

[…] E il sindaco di Torino Chiara Appendino aveva rincarato: “Noi rimaniamo dell’idea che sia giusto il passo in avanti che si è fatto e che la posizione di Salvini sia un passo indietro. Noi continueremo per la nostra strada e non faremo marcia indietro”.  […]

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