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Il Pd se ne fotte dei referendum. Emendamento riapre acqua ai privati

by Giuseppe Maneggio
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acqua-costo11Roma, 16 mar – C’era da aspettarselo. Nel pieno silenzio dei più importanti media e tg, il Pd è riuscito a far passare alla Commissione ambiente della Camera il suo emendamento che apre di fatto alla gestione dell’acqua da parte dei privati. La gestione del servizio idrico non dovrà essere obbligatoriamente pubblica ma solo in “via prioritaria”. L’emendamento è passato nonostante il parere contrario del ministero dello Sviluppo economico.

Ventisei milioni di voti raccolti per il referendum del giugno 2011 diventano così carta straccia. Difatti, l’emendamento relativo alla proposta di legge che ha recepito l’esito del referendum sull’acqua pubblica di cinque anni fa, proponeva la  soppressione dell’articolo 6 del testo, secondo cui il servizio idrico integrato quale servizio pubblico locale è privo di rilevanza economica. Ora invece i privati, grazie all’emendamento del Pd, potranno entrare nella gestione dei servizi idrici. Velleitarie le proteste di M5S e Sinistra italiana che hanno abbandonato l’aula per protesta e ritirato le proprie firme dal disegno di legge.

L’ignavia con cui gli italiani raccolgono queste continue provocazioni da parte del partito di maggioranza relativa ha del raccapricciante. E non è colpa soltanto dei principali media che narcotizzano e nascondono adeguatamente le nefandezze di questo esecutivo. Perchè a parti invertite siamo certi che il rumore mediatico sarebbe stato assordante e le proteste delle varie associazioni legate al mondo della sinistra veementi e dirompenti. Non si tratta di difendere o prender posizione in favore del riottoso e insulso centro-destra che ha peraltro governato questa nazione con risultati deludenti, ma di compiere una corretta analisi a fronte di un problema che riguarda noi tutti: l’acqua potrà non essere più un bene pubblico.

La trasformazione di suddetto bene in merce è oggetto di forti interessi che gravitano verso i lidi delle grandi multinazionali in nome delle quali si calpesta tranquillamente la volontà di 26 milioni di cittadini.
Il prossimo 29 marzo la legge arriverà in aula alla Camera. Vedremo di cosa sono capaci gli ultra liberisti del Partito democratico per continuare ad abbindolare gli italiani.

Giuseppe Maneggio

 

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