Roma, 28 ott – Accordo sulle pensioni, oggi in Cdm il via libera della legge di Bilancio: Quota 102 per un anno e poi si potrà ragionare della riforma, Draghi trova l’intesa con la Lega e tende la mano ai sindacati. Dopo la porta in faccia a Cgil, Cisl e Uil – pronti allo sciopero – il premier sceglie la strada del compromesso. Salvini soddisfatto, M5S decisamente meno, visti i correttivi (dovuti) sul reddito di cittadinanza.
Accordo sulle pensioni: Quota 102 per il solo 2022, con uscita a 64 anni con 38 di contribuiti
Sul superamento di Quota 100, la misura di bandiera della Lega, Draghi raggiunge l’intesa: Quota 102 per il solo 2022, con l’uscita a 64 anni con 38 di contributi. Poi l’impegno per ragionare da gennaio con le parti sociali di una riforma organica delle pensioni dal 2023. Sarà quindi aperto un tavolo di trattativa per rivedere la legge Fornero, garantendo più flessibilità. Ma anche per rendere strutturali, anziché rinnovate di anno in anno, sia l’Ape sociale allargata ai lavori più gravosi che Opzione donna.
Lega soddisfatta: “Nessun ritorno alla Fornero”
Soddisfazione della Lega: “Nessun ritorno alla Fornero con Quota 102 e ci sarà un fondo da 500 milioni per accompagnare alcune categorie all’uscita anticipata dal mondo del lavoro con le regole di Quota 100″. Sul fronte dei sindacati, è plausibile che la soluzione proposta – con la trattativa rimandata di un anno – convinca Cgil, Cisl e Uil, anche se le loro richieste non sono state accolte.
Legge di Bilancio da 23,4 miliardi, oggi il varo in Cdm
Confermate le cifre della legge di Bilancio: 23,4 miliardi. In mattinata, prima del Cdm per il varo, Draghi potrebbe convocare i sindacati per illustrarla. Il premier intende concordare con le parti sociali – sindacati e imprese – l’emendamento finale dell’esecutivo a chiusura dell’iter parlamentare della manovra. In sostanza, la ripartizione degli otto miliardi, ora affidati a un fondo, per tagliare le tasse sul lavoro. Stop invece al cashback: la misura voluta da Conte per disincentivare i pagamenti in contante non ci sarà l’anno prossimo. Con un risparmio di 1,5 miliardi.
Arriva la stretta sul reddito di cittadinanza, malumori del M5S
Arriva poi la stretta sul reddito di cittadinanza, misura bandiera del M5S. Oltre a un giro di vite sui controlli ex ante anziché ex post, viste le continue truffe, ci sarà una sforbiciata all’assegno. L’importo erogato si ridurrà dopo 4-6 mesi – in linea con la Naspi, il sussidio di disoccupazione – ma solo per gli occupabili, ossia coloro che possono lavorare, escludendo disabili, minori, anziani. Ma l’assegno sarà revocato al secondo rifiuto di una proposta di lavoro, anche a tempo, invece che al terzo. Correttivi che il M5S si “riserva di valutare”, avrebbe detto il capo delegazione Patuanelli. I 5 Stelle comunque incassano la proroga del superbonus al 110% per le villette, ma solo fino a giugno 2022 e con un tetto Isee. Mentre il bonus facciate, caro al ministro dem Franceschini, ha un altro anno di proroga, ma scende dal 90 al 60 per cento.
Le altre misure della manovra
Tra le altre misure della legge di Bilancio, diventano strutturali i 10 giorni di congedo obbligatorio per i papà, viene prorogato lo sconto per gli under 36 che acquistano la prima casa e arrivano fondi aggiuntivi per asili nido e scuole dell’infanzia. Alla sanità arriveranno altri quattro miliardi tra Fondo sanitario e fondi per i vaccini e farmaci anti-virus. Altri 400 milioni andranno alla ricerca, che sarà potenziata anche grazie al Pnrr con il passaggio da 9mila a 20mila dottorati. Sarà rifinanziato anche il trasporto pubblico locale. Infine, ci saranno due miliardi per le infrastrutture e il Fondo di sviluppo e coesione, mentre altri quattro miliardi sosterranno gli investimenti privati.
Adolfo Spezzaferro