Roma, 12 ott – “I tempi sono maturi” per la riforma della cittadinanza. Ergo, avanti tutta verso l’approvazione dello ius soli. Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in un’intervista concessa a Lavialibera, non ha usato mezzi termini per svelare il suo piano definendo il tema in questione addirittura “strategico” per il Paese. A pensar male si potrebbe definirlo tale per la sinistra a caccia di voti. In ogni caso, giusto per mostrare una relativa cautela a riguardo, il ministro ha specificato che la legge “deve maturare in Parlamento” e “necessita di un’ampia maggioranza”. Una puntualizzazione non proprio risibile, ma sta di fatto che Lamorgese dopo aver ottenuto la modifica dei decreti sicurezza voluti dall’ex titolare dell’Interno Matteo Salvini, adesso è intenzionata a prodigarsi per introdurre lo ius soli.
L’affondo del ministro
Il momento per i giallofucsia è d’altronde propizio per affondare il colpo, nella generale “distrazione” emergenziale. Così Lamorgese, nel quadro di un disastro demografico senza precedenti e alle prese con i flussi migratori fuori controllo, prova a dare il colpo di grazia all’Italia così come l’abbiamo conosciuta fino ad oggi. Il tutto giustificato così: “Per dare una risposta articolata ai tanti ragazzi e giovani, nati da genitori stranieri residenti stabilmente in Italia, che frequentano le nostre scuole e fanno parte integrante delle nostre comunità”, ha dichiarato il ministro dell’Interno. Insomma mentre i cittadini sono concentrati sull’emergenza coronavirus, il governo si sta adoperando per aprire la strada all’approvazione di una legge tanto impopolare quanto del tutto deleteria.
In pieno dramma economico
Una strada non priva di ostacoli, ma che in questa situazione può essere percorsa più facilmente. Nel frattempo però Lamorgese rivendica lo smantellamento dei decreti sicurezza, compiacendosi per il risultato ottenuto: “Abbiamo chiarito i casi in cui può essere concessa la protezione umanitaria, ampliato la convertibilità dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro, reintrodotto la possibilità di avviare i richiedenti asilo a lavori di utilità sociale, ristabilito il diritto di iscrizione all’anagrafe per tutti i richiedenti protezione internazionale nonché accorciato i tempi per le risposte alle richieste di cittadinanza per naturalizzazione e matrimonio, passati da quattro a tre”, ha detto il ministro. Serie di diritti per gli immigrati nel bel mezzo di un dramma economico e sociale per l’Italia. Un capolavoro.
Alessandro Della Guglia
7 comments
I tempi sono maturi per mandare a casa, in qualche modo, questa banda di abusivi criminali, che hanno occupato indebitamente le istituzioni!
Se l’hanno messa al Ministero degli Interni era ovvio che fosse immigrazionista o comunque manovrabile a tal fine, il solito anonimo burattino manovrato dai poteri mondialisti antinazionali, governo di criminali!
Certe persone ………….
ABOMINEVOLE escamotage per svilire sempre di più qs paese
fanno bene!! quando hai un’asino non lo usi per cavalcare ma lo usi per trainare l’aratro!!!! hanno a disposizione 60 milioni di asini minchioni da traino!!! Quanto piu danni fanno quanto piu intensa sarà la crisi!! accettate il mes, vai di troica e recovery , vendete tutti i porti e fate morire questa nazione perchè calpestata da un popolo indegno!!!
[…] della sua pelle”. Se vi sembra di sentir parlare qualcuno di Liberi e Uguali o di Più Europa (o il ministro degli Interni Lamorgese), siete fuori strada: Toti è stato riconfermato lo scorso settembre alla guida di una coalizione […]
[…] della sua pelle”. Se vi sembra di sentir parlare qualcuno di Liberi e Uguali o di Più Europa (o il ministro degli Interni Lamorgese), siete fuori strada: Toti è stato riconfermato lo scorso settembre alla guida di una coalizione […]