Roma, 15 giu – Il M5S ha smarrito il filo della rete e a giudicare dalla batosta alle ultime amministrative anche molti elettori. Se nei comuni grandi e piccoli il motivo della mancata affermazione dei pentastellati è senz’altro identificabile con la scarsa presenza sul territorio, unita all’incapacità di saper dare risposte ai problemi locali dei cittadini, a livello parlamentare il movimento di Grillo è preda di un sempre più evidente cortocircuito. Oggi al Senato i Cinque Stelle hanno dichiarato di astenersi sulla legge per lo ius soli. Quindi hanno finalmente capito anche loro che si tratta di una sciagura per l’Italia? Neanche per sogno, in realtà i grillini sono stati tra i primi paladini del diritto di cittadinanza incondizionato e automatico a favore di tutte le persone nate in Italia, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. Basti ricordare la dichiarazione di Alessandro Di Battista del 10 maggio 2013: “Grillo non è un parlamentare. Io sono favorevole allo ius soli“.
Posizione netta, espressa poi senza mezzi termini anche da altri parlamentari di spicco del movimento. Come a dire, qua l’unico contrario è Grillo, noi siamo a favore. Concetto poi ribadito anche oggi da Roberto Fico: “Noi siamo per l’accoglienza ma questa non è una legge sullo ius soli. Noi diciamo che parla di cittadinanza significa affrontare un tema di livello europeo, farlo solo noi è inutile. Noi siamo per i diritti civili, lo siamo sempre stati”. Grande è la confusione sotto il cielo pentastellato dove tutti vorrebbero votare una legge che sanno impopolare e per questo si glissa, si glassa, ci si appella addirittura all’Unione Europa (altra questione che poi manda puntualmente in panne un movimento che sui grandi temi tende a giocare a nascondino).
Poi arriva Grillo e dal blog rimette in riga i fedeli con l’imperativo del giorno: “Non votiamo lo ius soli”. E spiega il suo diktat così: “Da una parte si agita la minaccia della sostituzione etnica o del terrorismo, dall’altra si useranno i volti dei bambini ed i morti in mare per generare emozioni più forti”. Peccato che la legge sullo ius soli sia proprio la garanzia della sostituzione di popolo e un lascia passare anche per i terroristi, o potenziali tali. Non crediamo serva citare gli innumerevoli drammatici esempi a riguardo. Sulle emozioni forti che si cercano di generare attraverso bambini e morti in mare Grillo ha senz’altro ragione, purtroppo però al voto sull’abrogazione del reato di clandestinità proprio i Cinque Stelle si sono espressi a favore. Cortocircuito dopo cortocircuito una cosa al movimento almeno è chiara: sui grandi temi non sappiamo che pesci prendere quindi ci asteniamo. Della serie, tranquilli italiani, se andiamo al governo ci occupiamo dei piranha dell’Amazzonia, per quanto riguarda voi.. beh, voi chi siete?
Eugenio Palazzini
1 commento
Grande articolo Eugenio, i 5 stalle hanno già imboccato il viale che dalle giravolte porta dritto all’estinzione o alla diaspora dei suoi eletti verso la sx e siccome la maggior parte di loro sono dei nullafacenti bisognosi di lauto stipendio, sono già in cerca di un nuovo padrone.