Ha vinto il nuovo quindi? Il Pd puรฒ esultare per il cambio di rotta? Nientโaffatto perchรฉ, in realtร , questo pseudo strumento democratico non รจ nientโaltro che il mezzo utilizzato dalle correnti di partito per condurre le proprie lotte intestine.ย Sotterfugi e beghe squallide la fanno da padrone: chi porta a votare piรน elettori del proprio orticello si assicura la vittoria. Eโ un poโ lo stesso meccanismo che adottavano i pr quando si organizzavano le feste al liceo: chi porta piรน persone ha diritto a piรน pass o piรน drink o fa suonare il proprio dj. E dove sarebbe la scelta di โpopoloโ? Che poi il popolo non dovrebbe essersi stufato della gestione piddina della capitale e di tutta la faccenda di โmafia-capitale? Non dovrebbe essersi stufato del governo Renzi? Infatti questo scollamento dalla realtร delle dinamiche di partito in riferimento alle primarie ed i dubbi sulle regolaritร delle stesse sono stati sollevati stesso da esponenti della minoranza interna dei dem. Roberto Speranza per esempio ha dichiarato: โGuai a sottovalutare i numeri dellโaffluenza alle primarie Pd di ieri. Numeri che testimoniano unโinquietudine, un disagio di un pezzo largo dei nostri elettori rispetto alla traiettoria del Pd. Elettori che non capiscono dove va il Pd”. E prosegue: “Non รจ stato facile, inoltre, spiegare ai romani come unโesperienza del Pd si sia interrotta dal notaioโ. Altro che trionfo della democrazia come ha detto il vice-segretario Guerini.
A proposito di trasparenza e di partecipazione si fa notare che a Roma a Veronica Pivetti, sorella di Irene, che aveva paventato la possibilitร di una sua candidatura a sindaco per lโarea di centrodestra, รจ stato impedito il voto perchรฉ non residente nel comune della Capitale. Forse i preposti ai seggi hanno dimenticato che lโattrice ha sempre manifestato simpatie sinistre a differenza dellโex Presidente della Camera leghista.
A Napoli, invece, il paradosso รจ stato che lโaffluenza รจ stata piรน elevata che a Roma ma il Pd secondo alcuni sondaggi sarebbe ultimo. Eโ chiaro che in una situazione del genere i candidati appoggiati dal governo (proprio come la Valente che ha ottenuto il 43,7% dei voti contro il 42,2% di Bassolino) abbiano buon gioco nel riuscire a portare โi propriโ alle urne. Hanno piรน struttura, piรน risorse finanziarie, piรน appoggi politici ed il gioco รจ fatto. Poco importa che Napoli sia la cittร metropolitana che riceve meno finanziamenti strutturali dal governo, il popolo โ o meglio il popolo degli elettori renziani del Pd – ha memoria corta e viene continuamente ingannato da chi lo governa con la storiella della partecipazione โdemocraticaโ.
Aurelio Pagani