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Scontro sulla prescrizione: giallofucsia a un passo dalla crisi. Conte vuole sostituire Renzi

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 14 feb – E’ crisi tra Italia Viva e il resto della maggioranza giallofucsia. Lo scontro sulla prescrizione è a un punto di non ritorno: nonostante gli avvertimenti del premier – “sarebbero assenze ingiustificate”, “un atto di sfiducia” – ieri i ministri renziani hanno disertato il Cdm sulla riforma della prescrizione targata M5S. Il governo tira dritto e inserisce il lodo Conte bis (definito da Matteo Renzi “incostituzionale) nel ddl sulla riforma del processo penale. “Mi dispiace per Iv. Per una forza politica è sempre una sconfitta decidere deliberatamente di non sedersi a un tavolo“, scandisce Giuseppe Conte in una conferenza stampa dove inchioda il leader di Iv alle sue responsabilità. Ora Renzi deve decidere se proseguire o meno nella maggioranza giallofucsia.

“Se ci sarà mozione di sfiducia a Bonafede ne trarremo conseguenze”

Italia Viva ci dica cosa vuole fare, lo deve chiarire non solo a me ma anche al Paese“, rincara la dose Conte, che avverte: “Se ci sarà una mozione di sfiducia al ministro Bonafede il sottoscritto per assicurare credibilità alla politica ne trarrà tutte le conseguenze“. Infatti, per arrivare a presentare una mozione di sfiducia individuale contro il ministro grillino della Giustizia servono 32 firme al Senato: Iv ha diciassette senatori e dovrebbe quindi co-firmare la mozione con una forza di opposizione. Sarebbe insomma una dichiarazione di guerra. Tuttavia Conte, con il suo consueto cerchiobottismo non chiude totalmente le porte ai renziani: “Nei loro confronti c’è la massima disponibilità a confrontarci”, spiega il premier, negando di voler cercare o di aver trovato un gruppo parlamentare che sostituisca i renziani nella maggioranza. I cosiddetti “responsabili” di cui tutti stanno parlando in queste ore.

L’attacco frontale a Renzi

L’attacco a Renzi è frontale: “Se un giocatore si ferma, se inizia a pensare a sé, o addirittura a fare dei falli noi la partita non la possiamo vincere” e l’approvazione del ddl sulla riforma penale “è segno che quando si lavora con serietà e responsabilità i risultati arrivano”, sottolinea il premier. Poi un’altra bordata: “Chi può capire meglio di un ex premier, sempre sensibile alla stabilità, che ha lamentato in passato il fuoco amico e la dittatura della minoranza, chi più di lui deve dimostrare oggi questa sensibilità alle sfide che ci attendono?“. E non manca una stoccata alla “consistenza” elettorale di Iv, che Conte, nel corso della sua conferenza stampa, relega al 3%. Eppure, osserva Conte girando il coltello nella piaga, “Iv per me ha pari dignità. Se andiamo a guardare le misure che ha fatto passare, queste sono ben superiori a quel 3% e altre forze più consistenti non si sono lamentate”.

Renzi al premier: “Se vuoi aprire la crisi, aprila”

Renzi dal canto suo rimbalza la responsabilità al premier: “Caro presidente del Consiglio se vuoi aprire la crisi, apri la crisi. Italia viva ti ha chiesto un’altra cosa“, dice in diretta su Facebook. “Il Pd e Conte – spiega un big di Italia Viva – stanno lavorando per buttarci fuori. Tanto vale chiarire subito la situazione”. E in effetti Conte, proprio perché ha detto che non si sta rivolgendo ai “responsabili” è esattamente quello che sta facendo. Anche se – è proprio il caso di dire – sta facendo i conti senza l’oste (del Colle). Perché il presidente Mattarella ha più volte fatto presente che non ci saranno altre maggioranze in questa legislatura.

Giallofucsia senza Iv non hanno maggioranza al Senato

Comunque, conti alla mano, Italia Viva ha 29 deputati e 17 senatori. Per Conte le truppe cammellate renziane sono indispensabili al Senato. Ecco perché la “caccia” si svolge proprio a Palazzo Madama. Occhi giallofucsia puntati quindi su alcuni senatori di Forza Italia che nelle scorse settimane avevano fatto trapelare la possibilità di sostenere il governo. Anche se gi esponenti di Voce libera, associazione fondata dall’ex ministro Mara Carfagna chiariscono di non essere disponibili. Tuttavia non è da escludere che un gruppo di senatori potrebbe tradire proprio Renzi, terrorizzati dall’ipotesi elezioni e dal forte rischio di non essere rieletti.

Il leader di Iv al premier: “Se vuoi cambiare maggioranza fallo, ti daremo una mano”

Dal canto suo, l’ex premier appare sereno e si rivolge a Conte: “Tu puoi cambiare maggioranza, presidente del Consiglio. Sai come farlo, perché lo hai già fatto. Se noi siamo opposizione, voi non avete la maggioranza. Non puoi dire che siamo opposizione maleducata: se vuoi cambiare maggioranza fallo, ti daremo una mano“. “Dovendo fare il presidente del Consiglio – continua il leader di Iv – ho guardato non ai sondaggi, ma agli interessi del Paese. Suggerisco a tutti di smettere di dare fastidio a Italia Viva. Lo dico al presidente del Consiglio – conclude Renzi -, lo dico agli altri: se si vuole lavorare diamoci da fare. Se qualcuno vuole staccare la spina lo faccia prendendosi la responsabilità”.

Insomma, l’ex segretario Pd sembra dare per scontato, con le sue parole, che Mattarella non consentirà la formazione di un Conte tris. Il dato politico è che un soccorso da parte dell’opposizione per l’approvazione dell’obbrobrio “fine processo mai” appare davvero fantapolitico. Staremo a vedere.

Adolfo Spezzaferro

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Crisi giallofucsia, i renziani minacciano Conte: "Altro che sostituirci, accordo con noi o dimissioni" | Il Primato Nazionale 17 Febbraio 2020 - 9:32

[…] non si può andare avanti così, con i continui strappi della formazione di Renzi, a partire dalla riforma della prescrizione. Tuttavia, almeno a sentire i parlamentari che fanno capo all’ex premier, non è così […]

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