Agrigento, 2 lug – Carola Rackete è libera. La gip di Agrigento, Alessandra Vella, non convalida l’arresto della comandante della Sea Watch, Carola Rackete. Esclusi quindi i reati di resistenza e violenza a nave da guerra; il magistrato ritiene inoltre che il reato di resistenza a pubblico ufficiale sia stato giustificato da una “scriminante” legata all’avere agito “all’adempimento di un dovere”, cioè il “salvare vite umane in mare”. Quindi la misura degli arresti domiciliari viene meno. La Rackete continua ad ogni modo ad essere indagata per i capi d’accusa che le sono stati contestati.

La 31enne dunque torna libera. Immediata la reazione piccata di Matteo Salvini: “Per la magistratura ignorare le leggi e speronare una motovedetta della Gdf non sono motivi sufficienti per andare in galera. Nessun problema: pronto un provvedimento per rispedirla nel suo Paese”. Come riferito da Tgcom24, il prefetto di Agrigento, ha disposto nei confronti della Rackete un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale con accompagnamento alla frontiera. Ma il provvedimento dovrà prima essere convalidato dall’autorità giudiziaria.

Cristina Gauri

 

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

20 Commenti

  1. Viva chi salva vite abbassò fasciatoidi e razzisti Come voi che sapete alzare la voce contro migranti e musulmani assieme e poi tacete verso le porcate fatte da certi italioidi VIVA CAROLE

  2. Chiriamocelo; la figlia del mercante d’armi tedesco non ha salvato nessuna vita umana in mare dato che ha levato i clandestini dalla guardia costiera libica che se ne stava occupando.Lei al massimo ha sotratto in africa dei clandesini ad uno stato sovrano ed anzichè portargli al porto piu’ vicino od in Tunisia gli ha traghettati in Italia per attaccare il governo attuale.Questa sentenza sembra non avere alcun riscontro con la realtà e sembra appoggiare una immigrazione selvaggia senza criterio

  3. Nausea e vomito……..uno schifo ignobile. Benissimo,da domani mattina posso speronare chi cazzo mi pare perché devo salvare la vita del mio criceto Klaus………..una sentenza comunistoide ipocrita e anti-italiana

  4. Ormai siamo alla Follia, una magistratura giudicante che sembra emanazione(Ma neanche tanto sembra) direttamente di un centro sociale, in Italia va in galera solo Giuliano Castellino per pseudo reati di militanza inventati ad hoc per tenerlo fuori dal giro, mentre una sbrindola di una Ong può fottersena delle leggi dello Stato e forzare blocchi della guardia di Finanza come nulla fosse! L’Italia è ufficialmente morta e sepolta! Nel giro di 10/15 anni diventeremo come nei ” I Giorni dell’Onore” di Cesare Ferri!

  5. Se nello speronamento dell’imbarcazione della GdF ci fossero stati morti la Jeep di Agrigento avrebbe affermato che si fosse trattato di “legittima difesa”???

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