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Tiburtino III: se la democrazia è ostaggio dei centri sociali (e dei loro martelli)

by Davide Romano
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Roma, 14 set – Dalla narrazione mediatica su quanto accaduto ieri al Tiburtino III, dove ad essere enfatizzata è stata la contrapposizione tra militanti della sinistra antagonista e CasaPound, manca del tutto il fatto principale: l’annullamento di un Consiglio Municipale straordinario a causa dell’assalto premeditato dei centri sociali. Nel centro anziani del Tiburtino III si sarebbe dovuto discutere delle problematiche relative al centro di accoglienza di via del Frantoio, dove da circa tre anni sono ospitati un centinaio di immigrati clandestini (i cosiddetti “transitanti”, i richiedenti asilo solo di “passaggio”). Via del Frantoio servì da “toppa” allo sgombero del centro Baobab, occupato e autogestito da alcune cooperative legate all’estrema sinistra romana.

Da allora il centro vive una situazione ai limiti della regolarità, viene definito “presidio umanitario della Croce Rossa”, non rientrando in un piano di gestione dell’accoglienza ordinario. Va avanti grazie a proroghe rinnovate ogni sei mesi dal Comune di Roma. I residenti sono sul piede di guerra da anni, come testimoniano le decine di fiaccolate e manifestazioni organizzate. Il disagio è reale. Un dato su tutti: da tre anni nella scuola elementare adiacente, la Fabio Filzi, non viene formata la prima elementare. I genitori dei ragazzi hanno paura di adulti stranieri non certificati (spesso non si sa proprio chi sono) che condividono praticamente (divisi solo da una abborracciata rete metallica) il giardino coi bambini. Per questo hanno iscritto i propri figli in una scuola di un quartiere vicino a Colli Aniene. Ci sono stati diversi episodi di violenza legati al centro, l’ultimo è quello che coinvolto una donna con un immigrato eritreo.

Per tutti questi motivi tutti i gruppi consiliari del IV Municipio, Pd, 5 Stelle, Fratelli d’Italia e Lista Marchini, avevano aderito alla proposta di realizzare un consiglio straordinario al Tiburtino III con un focus sul centro di via del Frantoio. Proposta avanzata dai comitati di quartiere insieme a CasaPound. Apriti cielo. La rivolta dei centri sociali è stata immediata e sui loro siti da giorni avevano annunciato presidi e promesso battaglia: “Questo consiglio non s’ha da fare”, spiegavano su Militant, uno dei principali blog di informazione dell’estrema sinistra romana. E così ieri, giorno del consiglio straordinario al Tiburtino III, i centri sociali hanno “assediato” il centro anziani di via del Badile. Non riusciti nello scopo dio non far entrare i residenti e gli esponenti di CasaPound che volevano assistere il consiglio, dapprima hanno tentato di sfondare il cordone di polizia, per poi sfruttare una evidente falla nell’organizzazione dell’ordine pubblico e così raggiungere, armati di caschi, spray urticanti e martelli (foto e video sono eloquenti), i “nemici”.

Un assalto in piena regola, premeditato, con lo scopo di interrompere un’assemblea democratica “sgradita”. Questo ieri è successo in uno dei quartieri popolari di Roma, ma le ricostruzioni raffazzonate di una certa stampa non lo racconteranno. Resta la rabbia e lo sconforto dei residenti che i problemi del Tiburtino III li vivono tutti i giorni, compresa l’inadeguata gestione di un centro che definire irregolare è poco. Così purtroppo funziona in Italia: il business dell’accoglienza, in cui l’estrema sinistra è coinvolta con le sue cooperative, va tutelato ad ogni costo. I “migranti” e gli attivisti di sinistra possono godere di buona stampa, copertura politica e “istituzionale”, come dimostra lo sgombero dello stabile in piazza Indipendenza di un mese fa, dove da Medici Senza Frontiere, passando per Unicef e Amnesty International e tutta un’altra serie di Ong, il racconto è stato tutto orientato in favore dei poveri immigrati clandestini e teso a criminalizzare le forze dell’ordine. Alla fine gli unici che come si dice a Roma “si attaccano al tram” sono gli italiani. Ma non quelli delle ville di Capalbio. Quelli del Tiburtino III e dei quartieri popolari delle nostre città.

Davide Romano

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3 comments

Aldo 14 Settembre 2017 - 3:51

Questa è la il loro concetto di “democrazia.” O ti tieni il disagio o si spacca tutto e tutti tanto i media stanno con noi e comunque non paghiamo mai le conseguenze.”
Tutto gestito a dovere da politici dell’ultima ora conviventi e arrivisti che sfruttano l’ignoranza di questi balordi dei centri sociali per i loro scopi facendo vivere tutti nello schifo e nel disagio (stranieri compresi).
Tutti eccetto loro ovviamente.

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Roma, consiglio municipale blindato: il M5S fa sgomberare i cittadini (VIDEO) 15 Settembre 2017 - 4:03

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