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Primarie Pd Campania: vince il sindaco “decaduto” De Luca, fra accuse e veleni

by La Redazione
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Vincenzo De LucaNapoli, 2 mar – In Campania, il Pd punta su un “volto nuovo”: dalle primarie è infatti uscito il nome di Vincenzo De Luca, il sessantaseienne plurisindaco di Salerno recentemente dichiarato decaduto dal tribunale civile.

La consultazione interna del Pd lo ha visto trionfare a scapito dell’europarlamentare Andrea Cozzolino. Secondo fonti ufficiose del Pd, l’ex sindaco di Salerno ha ottenuto 73.596 voti rispetto ai 63.606 dell’eurodeputato.

“E’ stata una sfida eroica, sarà una rivoluzione democratica. E’ stato un voto libero. Si apre una fase di unità e concretezza dei programmi. Non sarà una passeggiata, ma sono fiducioso”, sono state le sue prime parole da vincitore.

Sono stati 156mila gli elettori che hanno espresso la propria preferenza. In particolare, i votanti suddivisi per provincia sarebbero stati circa 65.000 a Napoli, 50.000 a Salerno, 11.000 ad Avellino, 18.000 a Caserta e 12.000 a Benevento. Numeri importanti, anche se per le primarie di coalizione che videro prevalere Bersani, in Campania votarono in 195.389, e in quelle del Pd in cui vinse Renzi in 192.443.

La regolarità della sfida è stata comunque messa in discussione da più parti. In una lettera al segretario del Pd, Matteo Renzi, e per conoscenza al segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, il parlamentare campano Simone Valiante (Pd) scrive di aver avuto notizie “della presenza e di un iperattivismo telefonico del vicesindaco di Vallo della Lucania (Salerno), Marcello Ametrano dell’Udc, nelle vicinanze del seggio” delle primarie del centrosinistra “a sostegno del candidato alle primarie Vincenzo De Luca”.

In rete girano reportage in cui si vedono persone che hanno votato due volte mentre davanti ai seggi sono state viste alcune persone che hanno ammesso di essere di Forza Italia.

Ad ogni modo, resta il dato della vittoria di De Luca. Ex quadro del Pci salernitano, De Luca è stato sindaco della città campana per quattro volte. Il 2 maggio 2013, è stato nominato sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti del governo Letta, carica che l’Antitrust ha giudicato incompatibile con quella di sindaco, intimandogli di scegliere quale mantenere. Non avendo operato tale scelta nel gennaio 2014 il tribunale civile di Salerno lo ha dichiarato “decaduto” dalla carica di sindaco, per incompatibilità con l’incarico di governo. De Luca ha dato mandato ai suoi legali di ricorrere in appello.Il 3 febbraio 2015 la Corte d’Appello di Palermo conferma la decisione del primo grado dichiarando De Luca “decaduto”, con sentenza immediatamente esecutiva.

De Luca è stato anche condannato in primo grado per abuso d’ufficio a un anno nel processo per il termovalorizzatore di Salerno. Questo gli ha anche procurato l’inibizione dai pubblici uffici che, in caso di vittoria alle regionali e di mancato esito positivo del ricorso presentato, potrebbe impedirgli di sedersi per qualche mese sullo scranno di governatore della Campania. Inoltre è coinvolto anche nell’inchiesta che riguarda la realizzazione di un’opera pubblica a Salerno, il Crescent, un mega-edificio a picco sul mare.

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