Taormina, 15 mag.- Coste della Sicilia off limits per sette giorni. Nessuna barca si potrà avvicinare all’isola dal 26 maggio. Quindi niente sbarchi di profughi. Non si tratta di un piano straordinario del Viminale per fermare l’invasione, ma di una direttiva della polizia che rientra nelle misure da adottare in occasione del G7 della Nato che tra una decina di giorni si svolgerà a Taormina.
Obiettivo: proteggere i capi di Stato e di governo che parteciperanno al summit. In tutto, circa 8 mila uomini vigileranno sulla loro sicurezza e lavoreranno per far funzionare un sistema che deve tenere conto di possibili attacchi informatici da parte degli hacker, delle proteste dell’area antagonista e della minaccia terroristica.
E per evitare che malintenzionati si portino avanti e attentino alla vita dei potenti del mondo, già da oggi verranno ridotti gli sbarchi a Messina e poi da qui al 26 maggio, in tutta la Sicilia. Ancor più nel dettaglio la direttiva firmata dal capo della polizia Franco Gabrielli prevede che si debba evitare di “impegnare i porti dell’isola nei seguenti periodi: porto di Messina, dalla mezzanotte del 18 maggio 2017 fino alle 24 del 28 maggio successivo; tutti gli altri porti della Sicilia, dalla mezzanotte del 22 maggio 2017, fino alle 24 del 28 maggio successivo”.
Per lo stesso motivo, e in occasione del summit in programma a Bari dall’11 al 13 maggio, era stato sospeso Shengen ed erano stati reintrodotti i controlli alle frontiere terrestri, marittime e aeree. Una norma che resterà in vigore fino a fine mese.
Si deduce che, volendo, è quindi possibile mettere un argine agli sbarchi che ogni giorno affollano i porti siciliani. Evidentemente il principio secondo cui i profughi che le navi delle ong devono per forza di cose sbarcare sulle coste italiane non è poi così inderogabile. Ci si chiede, a questo punto, se la tutela dall’invasione valga solo per i potenti della terra.
1 commento
Occupiamo i porti dopo il G7, usiamo le tattiche di Greenpeace per fermare le navi delle ong. Difendere la Patria è sacro dovere di ogni italiano.