Strasburgo, 17 dic – Sono passati quasi due anni ma sembra infinita l’odissea dei sessanta esponenti di Alba Dorata detenuti in carcere senza alcuna prova schiacciante. Alba Dorata che alle ultime elezioni europee ha raggiunto il 9% e ad Atene il 18 maggio ha triplicato i voti con un proprio candidato sindaco, Ilias Kasidiaris, è risultata la terza forza politica del paese e in costante crescita elettorale nonostante le accuse a suo carico.
Ieri, a Strasburgo, Mario Borghezio ha ricordato con un intervento rivolto al Presidente del parlamento europeo Schulz, l’ingiustizia che sta subendo il movimento greco e i suoi esponenti: “Signor Presidente, onorevoli colleghi, c’è un paese nell’Unione europea dove 60 esponenti -fra cui vari parlamentari- sono in carcere da quasi due anni. Questo paese è la Grecia e il movimento si chiama Alba Dorata. Un caso eclatante di violazione di diritti politici e anche dei diritti elettorali, visto che si va alle elezioni, tanto più grave perché nel cuore storico della democrazia”.
Per l’europarlamentare leghista, “questa tecnocrazia bancaria che comanda in Grecia e che impone delle soluzioni che il popolo greco evidentemente non condivide, reprime un movimento che dà fastidio a questi poteri mondialisti. Il Presidente del parlamento europeo, a mio avviso, deve intervenire per verificare questa situazione e la fondatezza di questa repressione giudiziaria che è un vulnus ai diritti politici di un numero rilevante di cittadini greci”.
Borghezio esprime quindi “solidarietà, come sempre si deve per i principi di libertà, a coloro che sono in carcere per motivi politici e questo, signor Presidente, lei che viene in un paese che ha tanto sofferto per la dittatura e che ha lottato per la libertà, credo che lo comprenda meglio di chiunque altro.”
Saverio Andreani