Ieri, a Strasburgo, Mario Borghezio ha ricordato con un intervento rivolto al Presidente del parlamento europeo Schulz, l’ingiustizia che sta subendo il movimento greco e i suoi esponenti: “Signor Presidente, onorevoli colleghi, c’è un paese nell’Unione europea dove 60 esponenti -fra cui vari parlamentari- sono in carcere da quasi due anni. Questo paese è la Grecia e il movimento si chiama Alba Dorata. Un caso eclatante di violazione di diritti politici e anche dei diritti elettorali, visto che si va alle elezioni, tanto più grave perché nel cuore storico della democrazia”.
Per l’europarlamentare leghista, “questa tecnocrazia bancaria che comanda in Grecia e che impone delle soluzioni che il popolo greco evidentemente non condivide, reprime un movimento che dà fastidio a questi poteri mondialisti. Il Presidente del parlamento europeo, a mio avviso, deve intervenire per verificare questa situazione e la fondatezza di questa repressione giudiziaria che è un vulnus ai diritti politici di un numero rilevante di cittadini greci”.
Borghezio esprime quindi “solidarietà, come sempre si deve per i principi di libertà, a coloro che sono in carcere per motivi politici e questo, signor Presidente, lei che viene in un paese che ha tanto sofferto per la dittatura e che ha lottato per la libertà, credo che lo comprenda meglio di chiunque altro.”
Saverio Andreani