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Alitalia alla ricerca di un nuovo partner

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AlitaliaRoma, 20 nov – Russia e paesi del Golfo persico. Senza escludere l’estremo oriente, Cina in primis. Queste le direzioni che sta seguendo la diplomazia economica alla ricerca di un partner per Alitalia.

La necessità di intavolare trattative su più direttrici nasce dalla mancata partecipazione di Air France-Klm all’aumento di capitale che, nonostante la proroga al 27 novembre per aderire alla ricapitalizzazione, non vedrà il gruppo transalpino essere della partita. E così la sua quota si diluirà dall’attuale 25% a circa il 7%, rendendolo di fatto non più l’azionista di riferimento. Ciò non pregiudica i contratti commerciali ad oggi in vigore, i quali non dipendono dalla partecipazione incrociata: una rinuncia unilaterale farebbe incorrere Alitalia nel pagamento di gravose penali. Questi accordi, tuttavia, scadono nel 2019 ed in tale ottica futura si rende dunque essenziale un riposizionamento della linea aerea per allentare il fin troppo stretto rapporto con i francesi.

aeroflot

Aeroflot è una delle candidate alla “successione” di Air France

Fabrizio Pagani, consigliere economico di Palazzo Chigi, recentemente in visita al salone aerospaziale di Dubbia, ha dichiarato che «Alitalia è un asset importante che deve trovare soluzione in un grande network di alleanze internazionali». Per ora sul tavolo compaiono i nomi delle compagnie emiratine Etihad ed Emirates e, sempre rimanendo nell’area, di Qatar Airways. L’ipotesi più suggestiva –e forse invero più vicina all’Italia come strategia anche geopolitica– è però quella che vede un partenariato con il vettore russo Aeroflot. Da Mosca per ora smentiscono, ma non è costume locale confermare indiscrezioni anzitempo e quindi i giochi sono ancora aperti.

Nel frattempo prosegue l’iter dell’aumento di capitale che ha visto, come detto, prorogarsi i termini per la sottoscrizione delle quote fino al 27 di questo mese. Successivamente le azioni inoptate saranno offerte in prelazione ai sottoscrittori e, in ultima battuta, sarà il momento dell’ingresso annunciato di Poste Italiane. Su quest’ultima e cruciale fase deve però ancora farsi chiarezza. Il gruppo postale è tenuto infatti convocare un’assemblea degli azionisti, che dovrebbe tenersi nella giornata odierna, per modificare lo statuto sociale in modo da garantire in punta di diritto la possibilità di entrare in Alitalia. L’assemblea è composta in realtà da un unico socio e vale a dire il ministero dell’Economia, il cui titolare Fabrizio Saccomanni non è però del tutto convinto dell’intervento pubblico nel salvataggio della compagnia di bandiera. In seguito a questo delicato passaggio sarà il consiglio di amministrazione sempre di Poste a pronunciarsi e finalmente lo Stato potrà rientrare dalla porta principale dopo la quatta uscita ante-privatizzazione di meno di 5 anni fa.

Filippo Burla

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Myong Gilberto 6 Dicembre 2016 - 5:29

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de Intel Core I5-460 4GB 500GB 14″ DÍODO EMISSOR DE LUZ Webcam contudo Despropósito HDMI Office 2010 Starter (Word no entanto Excel) Windows 7 Premium – Ace.

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Bette 8 Dicembre 2016 - 7:29

Nesse tomo ele ensina a munir receitas parco, fáceis porém rápidas e que respeitam perfeitamente a dogma nutricional
comprovada bambaê talento, receitas deliciosas entretanto
que efetivamente faz livrar-se a pança!

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