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Anche i governatori rossi contro il dl Sicurezza. Annunciati ricorsi alla Consulta

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 5 gen – Dopo i sindaci tocca ai governatori: la sinistra prosegue lo stupido boicottaggio del decreto Sicurezza fortemente voluto dal vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini.

La Regione Toscana farà ricorso alla Corte Costituzionale, con una delibera che sarà approvata nella seduta di Giunta di lunedì prossimo. Lo annuncia in una nota il governatore della Toscana Enrico Rossi (Pd ed ex Pci), schierandosi al fianco dei sindaci rossi – da Leoluca Orlando a Palermo a Luigi De Magistris a Napoli – che “fanno bene a ribellarsi ad una legge disumana che mette sulla strada, allo sbando, decine di migliaia di persone che così diventano facile preda dello sfruttamento brutale e della criminalità organizzata, aumentando l’insicurezza”.

Anche il Piemonte potrebbe fare lo stesso. Già ieri il governatore della regione Sergio Chiamparino (Pd ed ex Pci) aveva annunciato che si stava valutando un ricorso contro la legge. “Non possiamo stare a guardare come se non stesse accadendo nulla. Stiamo dunque valutando se esistono i fondamenti giuridici per un ricorso della Regione, direttamente o come tramite dei Comuni, alla Corte Costituzionale. Se ci sono le condizioni giuridiche, non perderemo tempo”, ha affermato Chiamparino, aggiungendo che “le forti critiche che emergono in tutto il Paese sono le stesse che avevo avanzato in un recente incontro con i sindaci e i responsabili Sprar del Piemonte”.

Immediata la reazione del vicepremier Salvini. Il presidente della Regione Toscana “straparla del decreto sicurezza che dà più legalità, risorse e strumenti agli amministratori locali. Lui pensa ai clandestini, noi agli italiani“, spiega il ministro dell’Interno.
Ci sono 119 mila toscani (pari a 53 mila famiglie) – ricorda il leader della Lega – in condizioni di povertà assoluta, si contano quasi 22 mila domande per ottenere una casa popolare in tutta la Regione, si registra una sanità criticata da medici e utenti per le liste d’attesa, i tagli e i turni di lavoro massacranti. Eppure il governatore Enrico Rossi straparla del decreto sicurezza”.

Insomma, mentre il piddino toscano blatera di circa 5 mila le persone che per gli effetti del dl Sicurezza “sarebbero costrette all’illegalità”, gli italiani in difficoltà vengono ancora una volta sacrificati sull’altare mediatico del buonismo immigrazionista e dell’accoglienza indiscriminata.

Per attaccare il governo Lega-M5S, gli amministratori di sinistra si aggrappano agli immigrati. E a rimetterci, come sempre, sono i cittadini “normali”.

Adolfo Spezzaferro

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1 commento

Raffo 5 Gennaio 2019 - 8:42

Non ci sono dubbi…….. I piddini comunistoidi adorano i negroidi immondi e tribali,portatori di malattie e delinquenza, ai rossi e chiamparino piacciono i nullafacenti parassiti mentre noi italiani gli facciamo schifo e dobbiamo essere sostituiti…….poi col dl sicurezza vengono tolti soldi alle coop sinistre ……… Si dovrebbero vergognare questi sinistri vigliacchi, codardi ed impuniti

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