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Canelo sfida Messi: “Preghi Dio che non lo incontri”

by Michele Iozzino
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Roma, 28 nov – Tira una brutta aria per Leo Messi. Questa volta a preoccupare il diez argentino non sono però i campi da calcio. Su di lui si sono scatenate le polemiche per un video che lo ritrae buttare a terra e calciare la maglia del Messico. Sulla questione è intervenuto nientemeno che il pluricampione di pugilato messicano Canelo Alvarez, il quale ha sfidato pubblicamente la stella argentina.

I motivi del litigio tra Canelo e Messi

Dopo la delusione per la prima partita di quelli che si prospettano come i suoi ultimi Mondiali, persa inaspettatamente contro l’Arabia Saudita, Messi si era caricato sulle spalle l’Albiceleste, riuscendo a segnare il goal che ha aperto le marcature contro il Messico. Gara che l’Argentina ha vinto per due reti a zero. A guastare la festa è stato, però, un video trapelato dagli spogliatoi dove si vede una maglietta della nazionale messicana lasciata sul pavimento con noncuranza e Messi che la sposta con un calcio. Un gesto che ha fatto discutere e non è proprio andato giù ai messicani. A tal punto che a scaldarsi è stato perfino un campione della boxe come Canelo. Il pugile ha reagito su Twitter in maniera non proprio pacata: “Hanno visto Messi pulire il pavimento con la nostra maglia e bandiera? Preghi Dio che non lo incontri”. Dopo aver lanciato il guanto di sfida, rivolge al calciatore un ammonimento perentorio: “Proprio come io rispetto l’Argentina, tu devi rispettare il Messico”. A cui è seguita una ulteriore spiegazione per evitare fraintendimenti: “Non sto parlando dell’Argentina come paese, sto parlando di Messi. Dal momento in cui la maglia del Messico è per terra, è già un insulto”. Dando peraltro sfoggio di una grandissimo orgoglio nazionale: “Chi non difende la propria patria è uno stronzo. Il fanatismo è una cosa, la propria identità è un’altra”.

La risposta di Aguero

A cercare di calmare gli animi e gettare acqua sul fuoco ci ha pensato l’ex compagno di nazionale Aguero, spiegando al pugile come la natura del gesto fosse totalmente casuale e priva di malizia: “Non cerchi scuse o problemi, lei non sa cosa succede in un campo di calcio e in uno spogliatoio. Le magliette sono sempre per terra a fine gara. Poi, se si guarda bene, fa un movimento per spostare la maglietta e la colpisce in maniera accidentale”.

Michele Iozzino

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