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CasaPound raddoppia i voti a Roma e cresce in tutta Italia

by Cristiano Coccanari
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simone (1)Roma, 6 giu – E’ una tornata elettorale che segna una progressione significativa per CasaPound, quella del 5 Giugno. A Roma, la città sulla quale erano puntati la gran parte dei fari mediatici, il movimento della tartaruga frecciata guidato da Simone Di Stefano raddoppia la percentuale del 2013 passando dallo 0,56 all’1,14 (1,18 di lista). Un progresso netto ottenuto nonostante un sostanziale oscuramento dei grandi media che hanno dedicato i dibattiti in prima serata solo ai 5 candidati cosiddetti “big”, relegando gli altri in piccoli spazi di obbligata par condicio, spesso in orari improbabili: un esempio grottesco tra tutti il passaggio di 30 secondi concesso da Matrix all’1 e 56 della notte. Un risultato, quello di Roma, che raggiunge il 2% ad esempio nelle zone popolarissime del X Municipio, quello del litorale romano: Ostia, Infernetto, Acilia, con punte del 4% a Nuova Ostia, dove il movimento, guidato da Luca Marsella e Carlotta Chiaraluce, ha posto in essere numerose iniziative di riqualificazione di quel degradato territorio, e si è anche interposto con decisione a degli sgomberi nella zona di Via Fasan, dove la popolazione ha ricompensato il movimento con un 10% di preferenze nel relativo seggio. I risultati aumentano ancora nelle elezioni municipali, con le punte del 3.23% – sopra la soglia di sbarramento – raggiunta da Mauro Antonini candidato presidente nel IV municipio e del 2,22% di lista a Roma Nord, XV Municipio.

Mentre nell’ostica Torino fassiniana, dove CasaPound si presentava per la prima volta, il coordinatore regionale Marco Racca raccoglie più di 2000 voti (lo 0,58%) a Milano, città nella quale CasaPound aveva inserito suoi esponenti indipendenti in Noi per Milano per Mardegan Sindaco, i due esponenti del movimento della tartaruga frecciata Angela De Rosa e Massimo Trafiletti raggiungono a suon di preferenze il secondo – per un voto di distacco dal primo – e il terzo posto assoluto della lista. Inoltre Giacinto Carriero, sempre esponente di Cpi e candidato presidente al nono municipio, trascina la lista al secondo posto per numero percentuale tra tutti i municipi milanesi.

E’ poi nelle città medie e medio-piccole che CasaPound mostra le sue potenzialità anche in prospettiva futura. A Latina, città capoluogo di 125 mila abitanti, il candidato sindaco e responsabile cittadino di CasaPound Marco Savastano raggiunge il 3,04%. A Lanciano, dove Cpi appoggiava il candidato sindaco Tania Paolucci con una propria lista, il risultato arriva al 3.38%, con 300 preferenze personali del suo esponente di spicco Nico Barone. A Sulmona infine, il candidato sindaco di Sovranità Alberto Di Giandomenico raggiunge percentuali ‘bolzanine’ conquistando il 6,14% dei voti. Insomma, dove l’handicap dell’esclusione dai grandi network televisivi si fa meno pesante , il movimento di Iannone supera sistematicamente il 3%. Che non è solo la soglia di sbarramento delle elezioni comunali, ma anche quella prevista per tutte le liste dall’Italicum, la nuove legge elettorale delle elezioni politiche.

Cristiano Coccanari

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4 comments

Diego 6 Giugno 2016 - 6:55

dallo 0.5% all’ 1.0% (a Roma) … beh effettivamente è una vittoria “travolgente”…. Finalmente l’onda “sovranista” comincia a premiare gli identitari! E’ giunta l’ora delle “decisioni irrevocabili”!

(ad ogni buon conto, mettendo da parte un pò di sano spirito goliardico, il peso elettorale medio nazionale di Casapound, ponendo attenzione alla distinzione tra voti alla lista e voti ai candidati a sindaco, si piazza, secondo dati, non definitivi, al momento disponibili, circa sullo 0.46%… la media l’ho calcolata traendo i dati dal sito di Repubblica e da quanto presente sul sito del Ministero dell’Interno)

Saluti!

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Martino 6 Giugno 2016 - 9:06

Un po’ di goliardia fa sempre bene. Per essere seri, comunque, credo che il dato sia importante non dal punto di vista politico (e chi se ne frega), ma sociale e culturale: Casa Pound cresce, giorno dopo giorno, coinvolge sempre più persone, consolida la propria rete connettiva e solidale nella vita reale. Questo la rende veramente forte, non il consenso effimero finalizzato a quell’inutile rito che sono le elezioni.

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Alessandro 7 Giugno 2016 - 9:32

I dati globali dicono sempre ben poco.
E’ interessante notare come nei quartieri popolari CP prenda percentuali molto più alte dell’1,18% mentre il PD prenda una percentuale mostruosamente alta ai Parioli.
Questo la dice lunga sulla vera natura di alcuni partiti e movimenti.

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Pietro Frignani 6 Giugno 2016 - 10:47

Va pur detto che questi piccoli consensi di casa pound io li leggo nel mancato obbiettivo di dar risposte concrete alle istanze della gente dei quartieri popolari con problemi di ordine pubblico e di lavoro precario,queste persone lasciate a se
stesse o marginalizzate in contrapposizione all’immigrazione non gestita porta e porterà sempre più consensi alla destra estrema che si farà portatrice di queste istanze di poveri cittadini.

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