Tornando sul fatto di Dani Alves: se la sua è stata una scelta condivisibile, surreale e triste il seguito. Tra ieri e oggi abbiamo assistito ad una patetica campagna antirazzista lanciata con l’hashtag #somostodosmacacos. Una campagna alla quale tanti si sono sentiti in dovere di partecipare. Nel mondo di twitter e dei selfie quale occasione migliore per ottenere attimi di celebrità? Tanti i personaggi protagonisti di questi scatti. In Italia non potevano mancare Matteo Renzi e Cesare Prandelli, i quali si sono fatti fotografare con una banana davanti a palazzo Chigi. Il primo ha potuto mettere un altro tassello (o twitt che dir si voglia) alla sua incessante operazione di marketing, il secondo ha potuto ancora una volta sventolare il suo codice etico, tanto ipocrita quanto inapplicato.
Fin qui tutto prevedibile. Ciò che i nostri Renzi e Prandelli non potevano prevedere è la notizia uscita nella giornata di oggi: lo slogan #somostodosmacacos è stato pianificato dalla Ludocca, l’agenzia di marketing che gestisce l’immagine di Neymar, ed era già pronto da due settimane. L’episodio che ha visto protagonista Dani Alves è quindi servito per promuovere una campagna pubblicitaria già confezionata dall’agenzia dell’imprenditore e giornalista Luciano Huck. Una campagna pubblicitaria intorno alla quale gireranno molti soldi, se è vero che sul web è già possibile acquistare le magliette con lo slogan #somostodosmacacos al prezzo di 25 euro: non poco per una fruit creata per diffondere un messaggio contro il razzismo, no? Insomma, è chiaro: dietro l’antirazzismo c’è, in questo caso come in tanti altri, una patetica campagna di marketing.
D’altronde, mascherare il profitto con buoni propositi è una pratica molto vecchia, ma sempre attuale. Cosa ne pensano Renzi e Prandelli? Non sarebbe il caso di fare un intervento ufficiale per boicottare la vergognosa invenzione neymariana?
Staremo a vedere, anche se la risposta la sappiamo già. Nel mondo dell’ipocrisia sarebbe stupido aspettarsi qualcosa di simile.
Renato Montagnolo
1 commento
[…] sembra che esulino dal semplice compito di commissario tecnico. Sembrano più spot elettorali. Quasi come quello della foto con Renzi. Davanti a questo, un appassionato di calcio, non può che chiedersi: […]