Catanzaro, 12 lug – “I 28 migranti positivi al Covid-19 arrivati ieri a Roccella Jonica confermano gli enormi rischi connessi agli sbarchi di persone che arrivano da Paesi in cui l’epidemia è ancora fuori controllo“. A lanciare l’allarme è la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli che lancia un ultimatum al premier Giuseppe Conte: “Mi aspetto una risposta rapidissima da parte del governo e avverto che, in caso contrario, non esiterò ad agire, esercitando i miei poteri di ordinanza per emergenza sanitaria, vietando gli sbarchi in Calabria. Voglio evitare un braccio di ferro con il Governo, ma ho l’obbligo di difendere i calabresi e chi ha scelto di passare in Calabria le proprie vacanze”, avverte l’esponente di Forza Italia.
“Tutti gli sforzi compiuti rischiano di essere vanificati”
“Per mesi – spiega – abbiamo combattuto il coronavirus, al costo di grandissimi sacrifici esistenziali, sociali ed economici. Ma ora, a causa di questa incomprensibile indifferenza nei confronti della minaccia rappresentata dagli sbarchi incontrollati, tutti gli sforzi compiuti dai calabresi e dagli italiani rischiano di essere vanificati. Non possiamo consentirlo. Lo Stato, il governo, devono essere presenti e affrontare una situazione che, da qui in avanti, potrebbe diventare ancora più esplosiva”.
“Sbarchi incontrollati mettono in evidenza tutte le contraddizioni del governo”
“Siamo stati facili profeti – fa presente la governatrice – quando abbiamo avvertito il governo circa i pericoli relativi a un’immigrazione fuori controllo. Purtroppo, però, non abbiamo avuto ascolto e ora ci troviamo tutti a dover far fronte alle conseguenze di queste non scelte”. “Peraltro – aggiunge la presidente della Regione Calabria – gli sbarchi incontrollati mettono in evidenza tutte le contraddizioni di un esecutivo che, giustamente, blocca tutti gli ingressi da 13 Paesi a rischio, ma poi rimane incomprensibilmente inerte rispetto ai barconi che arrivano dall’Africa, che oggi è uno dei mega focolai più preoccupanti del mondo”.
“Noi calabresi abbiamo fatto il nostro dovere, ora lo Stato deve difenderci”
Secondo la Santelli “non serve un mago specializzato nelle previsioni del futuro per capire che gli sbarchi continueranno anche nei prossimi giorni e per tutta la durata del periodo estivo; e di certo non possiamo approcciare il problema facendo finta che non esista o, peggio, per mezzo di pregiudizi ideologici che non cambiano di una virgola la difficile situazione in cui si trovano regioni mete di sbarchi come la Calabria”. “Serve, dunque – conclude la governatrice – una risposta immediata al fine di non vanificare i tanti sacrifici fatti finora e di garantire il diritto alla salute dei cittadini italiani e della Calabria, una regione in cui l’epidemia è stata contenuta meglio che in tante altre realtà. Noi calabresi abbiamo fatto il nostro dovere, ora è lo Stato che deve difenderci“.
La protesta ad Amantea per l’arrivo dei clandestini positivi
Dei 70 clandestini, tutti maschi e di nazionalità pakistana, sbarcati ieri a Roccella Jonica in provincia di Reggio Calabria, 28 sono risultati positivi al tampone per il coronavirus. Gli immigrati irregolari erano stati avvistati venerdì sera a bordo di un’imbarcazione a largo di Caulonia e sono stati trasportati fino al porto con una motovedetta. Intanto, una protesta di cittadini contro l’arrivo di 13 dei pakistani positivi al coronavirus ha bloccato la Ss 18 ad Amantea (in provincia di Cosenza), che dovrebbero essere trasferiti in una struttura in pieno centro cittadino. Attualmente il traffico sulla statale risulta bloccato e alcune persone si sarebbero sdraiate sull’asfalto per chiedere di mandarli via. Sul posto sono arrivati i carabinieri.
Adolfo Spezzaferro
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