Roma, 25 mag – L’Emilia Romagna affoga, ma gli ecovandali di Ultima Generazione pensano ad altro. Dopo l’invito – ovviamente disatteso – del presidente del Senato Ignazio La Russa di andare a spalare il fango nelle zone alluvionate, i presunti attivisti qualificano quanto abbiano realmente a cuore il futuro del pianeta.
L’Emilia Romagna nel dramma, ma per gli ecovandali è meglio occupare la Sapienza
Occupare, occupare, occupare. Anche a caso, se è necessario. Come del resto non aveva senso “imbrattare”. Ma non si pretendono miglioramenti dai ragazzi di Ultima Generazione che ne fanno un’altra delle loro, insediandosi abusivamente, ieri sera, nella facoltà di Geologia dell’Università Sapienza a Roma. Il tutto dopo il solito convegno “Metodi di Lotta alla crisi climatica” tenutosi ieri pomeriggio, presso l’aula Majorana del Dipartimento di Fisica. La cosa più tragicomica, però, è che l’occupazione sia perfino legata alle proteste susseguenti all’alluvione in Emilia Romagna. Insomma, si protesta contro l’alluvione occupando luoghi di istruzione, mica combattendola. Tutto liscio.
Parole a caso
In una nota i partecipanti affermano: “Abbiamo trovato necessario riappropriarci, con i nostri corpi, di uno spazio che già da troppo tempo si schiera con aziende che hanno le maggiori responsabilità della crisi climatica, che hanno alimentato finora il motore di una crescita economica insensata con le fonti più dannose in assoluto: carbone, petrolio e gas. Le Università permettono l’ingresso di queste aziende, ecocide e belligeranti, nei luoghi del sapere, tramite accordi quadro, corsi da loro organizzati, finanziamento a progetti di ricerca e borse di dottorato, oltre a sponsorizzarle in eventi come i Career Days. Tutto ciò è specchio di un processo di metamorfosi, da luogo di crescita e ricerca del sapere; critico e collettivo in fabbrica asservita alla crescita economica”. Parole a caso sulle quali non è necessario neanche infierire troppo, per pietà.
Alberto Celletti
2 comments
Non offendiamo realmente l’ ultima generazione “in fiore”; ribadisco questi appartengono alla penultima generazione, sono esseri già falliti che non debbono essere posti nella condizione di contaminare i successori generazionali, sostanzialmente esseri nati dal duemila in poi.
La generazione, per chi non lo sapesse, comprende 20-25 anni.
Vogliono tornare nell’ utero, percepire, intuire, per poi tornare a scoala… Stiamo al di sopra e comprendiamo i loro disagi psichici quanto profondi, profondissimi !!