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Coronavirus, le vittime salgono a 213, circa 10 mila i contagi. E’ emergenza internazionale

by Ludovica Colli
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Roma, 31 gen – Cresce l’allarme per il coronavirus cinese. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha dichiarato l’emergenza internazionale per il contagio nel giorno in cui il bilancio delle vittime arriva a 213. I casi di infezione confermati finora sono 9.692. Lo ha riferito la Commissione nazionale della sanità cinese, secondo la quale 1.527 pazienti sono in condizioni critiche, mentre oltre 15 mila persone sono sospettate di aver contratto il nuovo coronavirus. Ieri, sottolineano le autorità cinesi, si sono registrati 1.982 nuovi casi confermati e 4.812 sospetti. I casi di guarigione registrati invece sarebbero circa 180. I morti sono stati 43, la maggior parte nella provincia di Hubei, epicentro dell’epidemia, e uno in quella di Heilongjiang.

Oms: “Non è possibile immaginare quanto grande sarà l’emergenza”

“La Cina – ha detto il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus – ha preso straordinarie misure per fare fronte all’emergenza del virus 2019-nCoV, ha isolato il virus, lo ha sequenziato e ha condiviso i dati con tutti. Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato ininterrottamente per tutto questo tempo”. Per l’Oms, però, non è possibile immaginare quanto grande sarà questa emergenza e quindi bisogna essere preparati ad affrontarla. Da qui la decisione di dichiarare l’emergenza internazionale.

Priorità: trovare il vaccino. Per i ricercatori cinesi ci vorranno almeno tre mesi

La Cina è sempre più isolata, dopo che la Russia che ha chiuso il confine orientale e altre compagnie aeree internazionali hanno interrotto i collegamenti. Anche il governo italiano ha bloccato i voli per e dalla Cina. In Cina l’infezione è arrivata ovunque, toccando anche il Tibet. La maggior parte dei contagi resta concentrata nella provincia epicentro di Hubei ed quasi 1.400 persone sono gravi. Ma sui loro profili ci sono ancora scarse informazioni. La rivista scientifica The Lancet, analizzando 99 ricoveri a Wuhan, ha rilevato che la quasi totalità sarebbe scaturita dalle esposizioni al pesce ed agli animali selvatici del mercato di Wuhan, mentre i primi casi di contagio uomo a uomo sono arrivati diversi giorni prima. L’infezione sembra aggredire soprattutto anziani maschi con problemi medici precedenti. Gli esperti cinesi osservano che con adeguate misure di contenimento e prevenzione i contagi potrebbero calare, ma la priorità è trovare un vaccino: secondo i ricercatori cinesi, serviranno almeno 3 mesi. Un laboratorio in California ha previsto i primi test tra giugno e luglio. Al lavoro anche russi e australiani.

Primo caso di contagio da persona a persona anche negli Stati Uniti

Si registra nell’Illinois il primo caso degli Stati Uniti di contagio da persona a persona del coronavirus proveniente dalla Cina. Lo hanno annunciato le autorità sanitarie federali. Il caso riguarda una famiglia di Chicago, con la moglie che ha passato il virus al marito dopo essere stata nella città cinese di Wuhan, focolaio dell’epidemia. Primo caso di infezione da nuovo coronavirus anche nelle Filippine. Si tratta di una donna cinese di 38 anni, di Wuhan, arrivata a Manila il 21 gennaio via Hong Kong, e che ora si trova ricoverata in ospedale.I francesi che verranno rimpatriati da Wuhan saranno isolati a Carry-le-Rouet vicino a Marsiglia. E’ salito intanto a sei il numero delle persone contagiate dal virus in Francia.

Negativi i quattro etiopi sospettati. Ancora nessun caso confermato in Africa

I quattro cittadini etiopi sospettati di aver contratto il coronavirus sono risultati negativi, ha riferito il ministero della Salute del paese citato da Bbc Africa. I campioni di sangue dei quattro, tra i quali tre studenti provenienti da Wuhan, sono stati inviati a un laboratorio in Sudafrica per ulteriori indagini martedì e sono tornati negativi. Non ci sono quindi ancora casi confermati di coronavirus in Africa. Anche il caso sospetto di uno studente tornato in Costa d’Avorio da Pechino è risultato negativo, come comunicato dalle autorità sanitarie ivoriane. Rimane il caso dello studente keniota arrivato martedì a Nairobi da Wuhan e messo in isolamento per controlli. In Finlandia un nuovo caso confermato. In Europa i casi salgono a 10: oltre a quello in Finlandia, ce ne sono 5 in Francia e 4 in Germania.

Ludovica Colli

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