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Crisi di governo, Salvini detta la linea al M5S: o si fa come dice lui o a casa

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 4 giu – Dopo l’ultimatum lanciato dal premier Giuseppe Conte – “O si va avanti o mi dimetto” – Lega e M5S non sembrano affatto intenzionati a voler trovare un compromesso. Ieri c’è stato lo strappo del Carroccio sulllo Sblocca cantieri, con il presidente del Consiglio che ha interrotto la riunione e mandato tutti a casa, stamattina il clima non è migliore. Perché se da un lato tutti, a parole, sembrano voler andare avanti con il governo verdegiallo, nei fatti appare l’esatto contrario. E proprio questa è la critica maggiore che il ministro M5S Danilo Toninelli muove al leader della Lega Matteo Salvini: “Sul dl Sblocca cantieri si sieda anche lui al tavolo e ci metta la faccia, basta retorica”. Ma andiamo per ordine.

Salvini concede 15 giorni di tempo ai 5 Stelle per dire sì a tutto

Non ho alcuna intenzione di far cadere il governo, ma il governo è pagato per fare: i ministri e i presidenti sono pagati per fare”. Lo dice il vicepremier Salvini, ospite di Rtl 102.5. “Non sto pensando ad altri governi né ad altre maggioranze”, aggiunge. “Io lo ripeto – ribadisce il leader della Lega – credo ancora alla possibilità di cambiamento di questo governo che ha fatto tantissimo nei primi 11 mesi. Poi, nelle ultime settimane ci sono stati bisticci di troppo. Ora Conte parte per il Vietnam ma noi siamo pronti, vogliamo fare, abbiamo idee e progetti. Il ‘facciamo’ noi ce l’abbiamo pronto: il dl Sicurezza bis è pronto da settimane; sullo Sblocca cantieri il paese, non solo la Lega, ha le idee chiarissime. Io sono pronto sul taglio delle tasse, sulle Autonomie e sono pronto per il Cdm giovedì, venerdì, sabato, domenica“. Poi l’avvertimento all’alleato pentastellato: “La mia volontà c’è ma se tra 15 giorni ci ritroviamo con gli stessi ritardi, rinvii, allora è un problema“.

Toninelli: “Emendamento della Lega sullo Sblocca cantieri pretesto per far cadere il governo”

“L’emendamento presentato dalla Lega sullo Sblocca cantieri, che sospende per due anni il codice degli appalti, è un pretesto per creare caos e far cadere il governo”: lo afferma il ministro delle infrastrutture Toninelli a Radio24. “Quell’emendamento è una follia e una stupidaggine: non sta in piedi è contestato da tutti“, sostiene. “Il più grande no che è arrivato ieri, è arrivato dalla Lega. Do un consiglio a Salvini: il consenso va e viene mentre le azioni concrete rimangono, lo Sblocca cantieri serve alle imprese”, è il punto di vista di Toninelli. “Siamo a un giro di boa – prosegue il ministro – Salvini dica se non vuole approvare il provvedimento. Se è no, Conte non ha alle spalle un governo di legislatura”. Poi Toninelli passa all’attacco: “Mi sono stancato della retorica di Salvini che dice sì e del M5S che dice no. Sulla Flat tax siamo con lui. Se Salvini la vuole fare, si chiudesse in una stanza con il ministro Tria e trovasse un accordo con la Ue, noi non lo osteggiamo“. “Salvini – conclude il ministro – non continui ad andare in campagna elettorale”. Infine il ministro a 5 Stelle lancia l’accusa contro il leader della Lega: “La campagna elettorale è finita. A parole dice andiamo avanti, ma nei fatti con l’emendamento allo Sblocca cantieri fa l’esatto opposto“.

La replica del leader leghista: “Il Codice degli appalti va cambiato”

Immediata la replica a Toninelli da parte del leader leghista: “Se qualcosa non funziona va cambiato, il codice degli appalti va azzerato“. “Ma il codice degli appalti che era nato per semplificare, ha semplificato o ha complicato la vita alle imprese e alle amministrazioni?”, si domanda Salvini, “se qualcosa non funziona, va azzerato. Noi chiediamo di rifarci alla normativa europea non a quella del Burundi. Perché bisogna snellire, velocizzare, accelerare“, conclude il vicepremier. Insomma, la posizione della Lega appare inconciliabile con quella del M5S. E qualcosa ci dice che questa sarà l’antifona – Salvini detta la linea e i 5 Stelle restano nell’angolo – almeno fino a dopo i ballottaggi di domenica. Poi, in base a chi vince e a chi perde (anche se i 5 Stelle non sono arrivati al secondo turno) tutto sarà possibile.

Adolfo Spezzaferro

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Crisi di governo, ora l'ultimatum lo dà Salvini: "15 giorni di tempo ai 5 Stelle per dire sì a tutto" - Rassegne Italia 4 Giugno 2019 - 10:47

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Mauro 4 Giugno 2019 - 11:13

Era ora vanno a casa e si ritorna al voto

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