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Del perché Elodie non è una pu**ana, ma una coatta da cortile

by Cristina Gauri
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elodie

Roma, 7 feb — Elodie si dà della putta*a da sola all’alba della prima serata sanremese e l’internet esplode. Mancano poche ore all’inizio del Festivàl e come ogni anno l’aria è già satura, da giorni, di polemichette e provocazioncine buttate lì ad arte per aumentare il rumore intorno alla manifestazione-fossile che si trascina — decrepito pachiderma drappeggiato di fiori — verso la 73esima edizione. Sanremo da un po’ di anni a questa parte non rappresenta più la vetrina musicale e sociale del Belpaese; è l’armadio dei vestiti usati dal resto del mondo occidentale, il cugino grande che ogni due o tre anni si degna di regalarti i suoi giocattoli residuali e tu li accogli con la più grande delle meraviglie.

La vetrina di Sanremo è un armadio dei vestiti usati

Cosa andava forte sei o sette anni in America e Gran Bretagna? Le drag queen? Ecco che l’anno scorso estraggono dal cassetto Drusilla Foer, la versione bon ton di una drag che non disturba la zia ma alla bisogna si fa portatore-cavallo di Troia dell’agenda Lgbt. L’empowerment femminile alla Lady Gaga? Le cattive ragazze? Il femminismo? La «credibilità di strada»? Robe che ormai Oltreoceano fanno sbadigliare i morti, il vero empowerment oggi è tagliarsi il pipo e dire di essere donne. Anzi, nemmeno quello, basta dichiararsi donne e basta, anche se sei il sosia di Pacciani.

Elodie si dà della put*ana e l’internet esplode

Elodie si sveglia l’altro ieri, e dopo una vita passata a vergognarsi di essere nata e cresciuta al Quartaccio, e ripulirsi a suon di abiti di Oscar De La Renta, si ricorda di essere una «coatta inside» e dichiara la sua volontà di «essere pu*tana». Ma con un’accezione ampia e positiva, eh: «Io anche coatto lo uso nello stesso termine. Puttana intendo stronza, ossia decisa, che sa quello che vuole. Do una accezione positiva alla parola puttana». Poi ci fa didattica di street poetry: «Vengo dalla strada e nella strada si usa. Ci sono dei termini molto volgari per intendere delle cose molte belle, per me». Aveva bisogno di ritrovare «una femminilità arrogante», spiega. Dimenticandosi che qui siamo in Italia, e «puttana» ha un significato solo. L’internet «de destra» non glielo perdona ed è tutto un coro di tromboni che moraleggiano sull’uso del termine e buontemponi che ne abusano per apostrofare la stessa Elodie.

Un goffo tentativo di risultare nuovamente street

«Put*ana» inteso da Elodie non è altro che un goffissimo tentativo di tradurre in italiano l’espressione bad bitch, che nei paesi anglosassoni indica «cagna» ma anche «str*nza, cattiva ragazza», per rilanciare la propria immagine «street» legata alla sua zona di provenienza, il difficile quartiere del Quartaccio. Chiusa la parentesi di Amici, in cui si è venduta come «fragile, bimba» per sua stessa ammissione, ha deciso di giocarsi la carta del «ghetto» e dell’aggressività femminile (a targhe alterne, ché quando arriva il momento di vittimizzarsi ritornano tutte indifese cerbiatte). Quel ghetto di cui si «vergognava come una ladra» quando era povera, ma di cui ora, con la sicurezza dei milionari, si ammanta per fare presa sui fan per dimostrare che nonostante il successo è ancora «una di loro».

Nessuna provocazione

Insomma, non c’è nessuna provocazione: Elodie parla semplicemente alla caz*o, e lo fa perché nessuno le chiede conto delle proprie contraddizioni. E’ fregna, ha successo, a nessuno frega nulla di ciò che dice, basta che non esca dall’agenda. Ne dà prova il fatto che nella sua realtà monodimensionale, dove esiste solo Elodie e ciò che vuole essere Elodie la mattina quando si sveglia, ha il coraggio di definirsi «stronza, decisa», portatrice di «femminilità arrogante» con accezione positiva, salvo poi finire a ringhiare sotto il naso della Meloni e punzecchiarla perché «violenta e poco donna».

Proprio lei, Elodie, che l’anno scorso aveva orgogliosamente timbrato la marchetta sul furgoncino del Gay Pride, della corte dei sostenitori di «donna è chi donna si sente, soprattutto se è un uomo»; ma allo stesso tempo si permette di dare patenti di femminilità a una donna che non le sta simpatica. Ieri mattina Elodie si è alzata in modalità Straight outta Quartaccio e ha deciso che invece l’arroganza è femmina. Ovviamente non quella della Meloni. E stiamo ancora qui ad ascoltarla…

Cristina Gauri

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2 comments

Tr 7 Febbraio 2023 - 6:47

Una bella cosa .. il festival… Appunto andato a puttane

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Del perché Elodie non è una pu**ana, ma una coatta da cortile – Blog di Scrillo 8 Febbraio 2023 - 6:15

[…] Del perché Elodie non è una pu**ana, ma una coatta da cortile […]

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