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Di Maio: "Crisi siriana impone accelerazione. Passo di lato di Berlusconi o niente governo"

by Davide Romano
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Roma, 12 apr – Situazione di stallo puro al termine del secondo giro di consultazioni dei partiti. Tutti sono rimasti sulle proprie posizioni, tanto il Pd, quanto il centrodestra così il Movimento 5 Stelle, irrigidito anche dall’attacco estemporaneo di Silvio Berlusconi. Luigi Di Maio ha aperto parlando della crisi siriana e di “un’escalation che impone una accelerazione alla formazione di un nuovo governo”, chiedendo “massima chiarezza sulla natura dell’attacco con le armi chimiche” e ribadendo “l’intenzione da presidente del Consiglio di questo paese di rimanere al fianco dei nostri alleati e consigliarli in un’ottica di pace, visto che la fine del conflitto non sarà determinata da azioni militari ma dalla diplomazia”.

“Già dal primo giro di consultazioni”, ha specificato Di Maio, “abbiamo proposto una soluzione di governo con contratto sul modello tedesco a Pd e Lega, ma i tempi non sono ancora maturi. Abbiamo apprezzato apertura di alcuni esponenti del Pd, ma è altrettanto chiaro cheil partito è fermo su posizioni che non aiutano, nessuno può sentirsi esente da responsabilità di governo di questo paese, soprattutto chi ha progettato questa legge elettorale”.

Con la Lega”, ha detto il leader M5S, “c’è una sinergia istituzionale che ha permesso di rendere operativo il parlamento. Prendiamo atto però che ancora una volta Matteo Salvini ci sta proponendo uno schema di centrodestra che è un ostacolo al governo del cambiamento. E’ una coalizione divisa: mentre il leader della Lega diceva di voler aprire ai 5 Stelle, Berlusconi dopo pochi minuti con una battutaccia ha dimostrato di guardare più al Pd che al M5S. La Lega deve prendersi le sue responsabilità, ora ci sta dicendo due cose: o che vuole fare un governissimo, e noi non ci stiamo, o che vuole tornare al voto, ipotesi che noi scongiuriamo ma rispetto alla quale non abbiamo paura. Noi vediamo solo una soluzione: Berlusconi deve fare un passo di lato e permettere la partenza di un governo del cambiamento”.
Davide Romano

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Michetta 12 Aprile 2018 - 8:23

E’ un crash test vero? Non riesco a darmi altra spiegazione su come questi tre manichini dovrebbero guidare un paese.

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Tony 12 Aprile 2018 - 9:15

….gli alleati del berlusca hanno fatto, ,tutti, una brutta fine…fagocitati dal ”caimano”…..

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