Cresce anche il dato generale della disoccupazione che sale al 12,2 %. Con 3 milioni e 127 mila disoccupati e 667 mila giovani tra i 15 e i 24 anni in cerca di lavoro, la situazione รจ allarmante.
Aย nulla sono dunque servite le ricette dei governi convintamente liberali che si sono susseguiti in questi anni perchรฉ le percentuali sono in costante crescita. La disoccupazione giovanile aumenta tra politiche del lavoro scellerate, universitร scollegata dal mondo del lavoro, continue delocalizzazioni e provvedimenti che sembrano piรน delle toppe che dei catalizzatori per l’economia. L’ultimo di questi รจ stato il Clic Day, la giornata di richiesta di sovvenzioni da parte di chi assume under 30. โMi aspetto che il Clic Day di oggi sia un flopยป ha commentato Luigi Angeletti, capo della Uil aggiungendo che il โclima non ispira. Non vedo imprese che al di lร delle belle parole mettono i soldiโ.
Al crescente numero di giovani disoccupati si affianca la precaria situazione dei neoassunti: secondo una ricerca condotta da Datagiovani, nel 2012 il numero di giovani al loro primo impiego รจ diminuito di 80 mila unitร , il 62%ย dei giovani neoassunti รจ un precario mentre nel 2007 il dato era fermo al 50%. Diminuisce anche la durata dei contratti che, sempre nel 2012, era di 10 mesi e mezzo. Il dato piรน sconfortante รจ quello degli stipendi: la media รจ di 850 euro netti al mese.
In Europa il 23,7 % dei giovani รจ disoccupato. Solo la Spagna ha un tasso di disoccupazione giovanile piรน alto del nostro (56%) mentre Austria e Germania si tengono su livelli bassi, rispettivamente 8,6% e 7,7%. Insomma in Europa ci sono figli e figliastri e l’unitร economica conviene solo ad alcuni paesi a quanto pare. Addirittura mentre l’Italia muore di spread, la Germania puรฒ permettersi di finanziare un programma per attirare lavoratori qualificati dal sud Europa e tutelarli con una serie di sovvenzioni.
Michael Mocci