Roma, 27 apr – Niente messe. Il Vaticano è ai ferri corti con il governo giallofucsia a causa della proroga dello stop alle funzioni religiose, ritenute troppo pericolose dall’esecutivo (leggi dal Comitato tecnico scientifico) per la diffusione del contagio. “I vescovi italiani non possono accettare di vedere compromesso l’esercizio della libertà di culto. Dovrebbe essere chiaro a tutti che l’impegno al servizio verso i poveri, così significativo in questa emergenza, nasce da una fede che deve potersi nutrire alle sue sorgenti, in particolare la vita sacramentale”. Così sul sito ufficiale la Cei-Conferenza episcopale italiana esprime il suo netto dissenso nei confronti del nuovo Dpcm, in vigore dal 4 al 17 maggio.

I vescovi si sentono traditi dalle “finte” di Conte sul dialogo Chiesa-governo

I vescovi si sentono traditi dall’esecutivo Conte: “‘Sono allo studio del governo nuove misure per consentire il più ampio esercizio della libertà di culto’. Le parole del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, nell’intervista rilasciata lo scorso giovedì 23 aprile ad Avvenire arrivavano dopo un’interlocuzione continua e disponibile tra la segreteria generale della Cei, il ministero e la stessa presidenza del Consiglio”, fa presente la Cei. In quell’occasione, sottolineano i vescovi, “la Chiesa ha accettato, con sofferenza e senso di responsabilità, le limitazioni governative assunte per far fronte all’emergenza sanitaria“. Ecco perché ora che la curva dei contagi si è abbassata e pian piano si riaprono diverse attività, “la Chiesa esige di poter riprendere la sua azione pastorale“. Invece il nuovo Dpcm “esclude arbitrariamente la possibilità di celebrare la messa con il popolo”.

La “supercazzola” di Palazzo Chigi

In serata arriva la replica di Palazzo Chigi: si “prende atto della comunicazione della Cei e si conferma quanto già anticipato in conferenza stampa dal presidente Conte” (ossia che il divieto alle messe rimane). Nella nota poi si accenna al fatto che “già nei prossimi giorni si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza“. Le solite dichiarazioni fumose – in perfetto stile Conte – che probabilmente non saranno sufficienti a sedare gli animi (si fa per dire) dei vescovi.

Pagano (Lega): “Governo anticristiano, radical-totalitario, illiberale”

Le critiche della Cei sono state ovviamente cavalcate anche dall’opposizione (oltre che sottoscritte da esponenti politici cattolici, compresi quelli nella maggioranza giallofucsia): “Il governo ha simulato un dialogo con la Conferenza episcopale italiana e poi ha chiuso le porte, senza dare certezze né motivazioni plausibili sulla riapertura ai fedeli dei luoghi di culto. E’ incomprensibile – dichiara il vice capogruppo della Lega alla Camera, Alessandro Pagano – che questo governo apra a tutto, fino anche alle corsette nei parchi, e le visite museali ma neghi la libertà di culto a milioni di fedeli, privandoli di partecipare alla Messa domenicale. O forse è fin troppo comprensibile la sua natura anticristiana, radical-totalitaria ed illiberale. La decisione del premier Conte va ben oltre la richiesta di sacrificio e sfocia in un’ingiustizia sociale inaccettabile, che viola i dettami stessi della nostra Costituzione. Finito il bluff, la credibilità del governo Conte è sottozero”, conclude Pagano.

Insomma, Conte – che ieri ha chiesto inutilmente ai cittadini di mettere da parte la rabbia per la proroga delle restrizioni sugli spostamenti – con la fase 2 che in verità è un fase 1-bis ha fatto arrabbiare tutti, vescovi compresi.

Adolfo Spezzaferro

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7 Commenti

  1. La messa l’hanno sempre fatta anche se la chiesa è vuota Dio è ovunque; l’hanno sempre detto loro, e quindi si può pregare dapertutto non solo in chiesa; la verità è che a questi mancano gli introiti a nero delle elemosine

    • Hai ragione, inoltre io così come i miei concittadini prendiamo sempre la messa in streaming su YouTube la domenica, quindi a chi interessa davvero le soluzioni ci sono

  2. chiese cinema teatri bar e ristoranti sono cose di cui si puo’ fare benissimo a meno , nessuno muore se non va al ristorante o a messa anzi ci si guadagna in salute.

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